CTESIBIO (Κτησίβιος, Ctesibius) Alessandrino
Ingegnere greco nato in Alessandria o almeno vissutovi a lungo. Quanto all'epoca in cui visse, le fonti sono assai discordi; è da ritenersi contemporaneo all'incirca di Filone, che non lo conobbe, ma che fu certo a contatto con i suoi discepoli. Le fonti più antiche (Vitruvio, Plinio il vecchio, Trifone, Filone) attribuiscono concordi a C. l'invenzione dell'organo idraulico. Vitruvio ci fa sapere che s'occupò nei seguenti rami, prendendovi parte come scopritore: de machinationibus (macchine da guerra), de horologiorum ex aqua comparationibus, de rebits pneumaticis (ove va ricordata soprattutto l'invenzione della pompa e dell'organo idraulico), e de automatopoetis machinis. L'ipotesi più fondata, convalidata dagli scrittori antichi, è che siano esistiti i commentaria di C. raccoglienti, per opera sua o dei suoi scolari, tutta la sua non vasta attività di scrittore. Una prova dell'esistenza di scritti di C. è data da due frammenti di Erone Alessandrino sulle macchine da guerra, i quali non sono che un rifacimento di un precedente lavoro di C. Questi frammenti furono pubblicati dall'urbinate Baldi nell'opera Heronis Ctesibii Belopoeca, seu Telifactiva, Graeca et Latina, Initerprete et Scholiaste Bern. Baldo, qui vitam Heronis addidit, Augusta 1616.
Bibl.: Tannery, Athénée sur Ctésibios et l'hydraulis, in Rev. des études grecques, IX (1896), p. 23 seg. e specie H. Degering, Die Orgel, ihre Erfindung und ihre Gsch. bis zur Karolingerzeit, Münster 1905, con esauriente disamina di tutte le fonti; Orinsky, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., XI, coll. 2074-76.