CRUSTUMERIA
. Antica città al confine del Lazio verso la Sabina, tra Fidene ed Eretum, tanto che da Plutarco (Rom. 17, 1) è annoverata fra le città sabine. Dionigi d'Alicarnasso (II, 36, 53) e la Origo gentis Romanae (17, 6) la dicono colonia di Alba Longa; data la posizione deve ritenersi stata teatro di lotta fra i Romani e i Sabini. La sua conquista da parte di Roma è variamente riferita al tempo di Romolo, di Tarquinio Prisco e nel 500 a. C. Diede nome alla tribù Crustumina. È incerto se la crustunterina secessio, ricordata da Varrone (De l. lat., V, 81), si debba riferire alla caduta dei Decemviri o alla secessione della plebe sul Monte Sacro.
Bibl.: F. Cluverio, Italia Antiqua, Leida 1624, p. 658; A. Nibby, Analisi dei Dintorni di Roma, Roma 1859, I, p. 524 sgg.; C. Hülsen, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., IV, col. 1727 seg.