cruelty-free
(cruelty free), loc. agg.le inv. Che non usa violenza sugli animali, o non li rende oggetto di sperimentazione.
• VeggieFriends è la prima rete italiana, virtuale e reale, composta esclusivamente da vegani e vegetariani, con un’area riservata a professionisti veg, l’area riservata alle aziende che offrono servizi legati al vegetarianismo, l’area per lo scambio e l’acquisto di prodotti vegani, vegetariani e cruelty free. (Anna Rita Rapetta, Sicilia, 28 marzo 2014, p. 19, Noi Oggi) • La domanda di prodotti cruelty-free aumenta e le aziende adeguano l’offerta. Così negozi e supermercati. […] Ma quanto costano brioche cruelty-free e braciole vegetali? Il vegano è considerato un cliente di nicchia ma disposto a spendere. «A lungo termine i costi vengono ammortizzati da quello che si risparmia in spese per la salute», assicurano molti di loro. (Cristina Bassi, Giornale, 22 giugno 2015, p. 18, Controcorrente) • Tanto continuano a crescere i numeri ‒ quello dei vegani è triplicato in un anno ‒ che gli alimenti cruelty free sono addirittura entrati nel paniere dell’Istat, che misura i consumi degli italiani. Dall’1 al 3% in un anno, il numero dei vegani, mentre scende quello dei vegetariani, passando al 4,6% (meno 2,5% rispetto all’anno precedente), secondo il rapporto annuale Eurispes del 2016. (Elvira Naselli, Repubblica, 7 febbraio 2017, p. 24, RSalute).
- Espressione inglese composta dal s. cruelty ‘crudeltà, inumanità’ e dall’agg. free ‘libero, privo di’.
- Già attestato nell’Unità del 6 marzo 1990, p. 18, Scienza e Tecnologia.