Metodo elettroanalitico a potenziale controllato, in cui il potenziale dell’elettrodo di lavoro posto nella soluzione da analizzare, mantenuta in quiete assoluta, è bruscamente portato a un certo prefissato valore sufficientemente alto da garantire che la cinetica di elettrolisi dipenda solo dalla diffusione della specie esaminata. La corrente di elettrolisi che comincia a passare viene registrata in funzione del tempo, osservandosi un andamento decrescente che evidenzia il progressivo consumo della specie elettroattiva in vicinanza dell’elettrodo. La corrente è correlata al tempo misurato a partire dal tempo zero di innalzamento del potenziale dell’elettrodo di lavoro e alla concentrazione della specie elettroattiva, che può quindi essere determinata a partire dal cronoamperogramma. La c. a potenziale rapidamente variabile si differenzia dalla c. semplice per il fatto che il potenziale dell’elettrodo di lavoro viene variato linearmente e rapidamente (da alcuni mV/s a molte migliaia di mV/s) e la corrente di elettrolisi è registrata in funzione del potenziale. Il cronoamperogramma è, in questo caso, caratterizzato dalla presenza di un picco; i valori dell’ascissa e dell’ordinata del massimo di tale picco, cioè i valori del potenziale e della corrente di picco, sono i parametri diagnostici per l’analisi cronoamperometrica qualitativa e quantitativa. Oltre alle applicazioni strettamente analitiche la c. è stata impiegata in studi di cinetica elettrodica.