CROMER, sir Evelyn Baring, 1° conte di
Diplomatico e amministratore britannico, nato a Cromer Hall il 26 febbraio 1841, morto a Londra il 29 gennaio 1917. Iniziò la carriera militare nell'artiglieria e, dopo aver fatto la scuola di guerra, andò in India come segretario di suo cugino, il viceré lord Northbrook. Nel 1877 fu nominato commissario britannico alla Cassa del Debito pubblico egiziano, e tentò di trovare una soluzione alla grave situazione finanziaria del paese, non essendo state pagate le cedole del debito pubblico fin dal 1863. Nel 1879 dichiarò l'Egitto in istato di fallimento. Il kedive Ismā‛īl essendo stato deposto dalle potenze e sostituito da Tewfīq, il C. fu nominato controllore britannico col francese de Blignières. Iniziò subito un'ardita riforma finanziaria, tenendo però maggior conto del benessere dei fellāḥīn che non degli interessi dei portatori esteri di titoli egiziani. Fu di nuovo in India come membro finanziario del consiglio vicereale, ma nel 1883, domata la rivolta di ‛Arābī pascià in Egitto e iniziatasi l'occupazione, il C. fu rimandato al Cairo come agente diplomatico, ma di fatto come governatore, con l'incarico di riorganizzare l'amministrazione.
Nel primo anno del suo ufficio il C. soffrì l'insuccesso della perdita del Sūdān, caduto nelle mani dei Mahdisti; ma riuscì ben presto a lanciare un prestito, pareggiare il bilancio, iniziare un vasto piano d'irrigazione, abolire la corvée e la tortura e riformare la giustizia. Morto Tewfīq nel 1892 e successogli ‛Abbās II Ḥilmī, questi ben presto cercò di emanciparsi dal predominio britannico; ma il C., che nel frattempo era stato creato conte, fece rinforzare il presidio britannico e, nel 1896, iniziare la riconquista del Sūdān, completata per opera del Kitchener nel 1898. Avendo la Gran Bretagna contribuito largamente alle spese della spedizione e fornito buona parte delle truppe, il Sūdān fu posto sotto uno speciale regime anglo-egiziano, senza intervento internazionale o capitolazioni. Di fronte al nascente movimento nazionalista egiziano, il C. difese naturalmente gl'interessi britannici, attirandosi l'odio dei nazionalisti. Ritiratosi nel 1907, attese a scrivere varie opere, fra cui Modern Egypt, giustificazione della sua politica e al tempo stesso preziosa fonte storica. Nel 1916 presiedette la commissione d'inchiesta sulla campagna dei Dardanelli.
Bibl.: E. B. Cromer, Modern Egypt, voll. 2 (2ª ed. 1916); id., Annual Reports sull'Egitto (1884-1906); Rennel Rodd, Soc. and Dipl. Memories, II (1922).