CROCO (dal gr. κρόκος, indicante il Crocus sativus; lat. sc. Crocus)
Genere della famiglia Iridacee, sottofamiglia Crocoidee (Tournefort, 1719); presenta un bulbo-tubero avvolto da tuniche, formate da fibre parallele o reticolate; scapo fiorale brevissimo ipogeo, fiori cinti alla base sempre da 1 0 2 spate membranose tubulose. Perianzio con tubo lungo 8-15 cm. a lembo campanulato eretto, diviso in 6 pezzi; stami 3 inseriti alla sommità del tubo; stilo filiforme semplice, diviso in tre stimmi intieri più o meno frastagliati, generalmente di color giallo intenso.
Comprende oltre un centinaio di specie, tutte della regione Mediterranea e dell'Oriente; nella nostra flora, in primavera: C. suaveolens Bert., C. minimus D. C., C. Imperati Ten., C. versicolor Ker Gawl, C. corsicus Vanucci, C. etruscus Parl., C. vernus Wulf. (con due sottospecie C. neapolitanus Ker. Gawl. e C. albiflorus Kit.), C. reticulatus M. B., C. biflorus Mill. con alcune varietà; in autunno: C. medius Balb., C. longiflorus Raf., C. sativus All.
Molte specie sono coltivate nei giardini per ornamento, p. es. con fiori bianchi C. candidus Clarke; con fiori violetti C. Sieberi Gay, C. dalmaticus Vis., C. speciosus M. B., C. laevigatus Bor. Chaub., ecc.; con fiori gialli C. susianus Ker., C. aureus S. S. La specie più importante è il C. sativus All., che fornisce la droga nota col nome di zafferano (v.).
Bibl.: Maw, Monographia generis Crocus, Londra 1886.