Condorcet, criterio di
Procedura di votazione in cui il candidato vincente è scelto dopo che, con il metodo a ballottaggio (ossia, mettendo a votazione i candidati a coppie di due), ha sconfitto tutti gli altri, ottenendo in ciascuno scrutinio la maggioranza dei voti (Condorcet Winner, CW). Il criterio prende nome dal matematico e filosofo francese J.-A.-N. de Caritat (1743-94), marchese di Condorcet. Insieme a P.S. Laplace e J.C. de Borda, C. fu tra i principali fautori dell’applicazione di un rigoroso approccio matematico alla ricerca nelle scienze sociali. Nel suo lavoro più noto, Essai sur l’application de l’analyse à la probabilité des décisions rendues à la pluralité des voix (1785), sostiene che il voto a maggioranza risulta il sistema migliore, quando si è in presenza di due soli candidati. C. condivideva con Borda la critica sul criterio della maggioranza semplice a turno unico tra una pluralità di candidati (plurality rule), ma non la soluzione offerta da Borda. Nel 1794 illustrò una sua proposta in un famoso verbale in cui venne riportata anche la proposta di Borda. C. proponeva di mettere a confronto i candidati due alla volta, sulla base delle preferenze espresse dai votanti, ciascuno dei quali elencava in ordine i candidati. Il candidato in grado di vincere gli scontri diretti veniva automaticamente dichiarato vincitore (CW). Cosciente che molto spesso sia il suo metodo sia quello di Borda portavano allo stesso risultato, illustrò anche casi in cui i due metodi divergevano. Tuttavia, l’elemento di novità più importante risiede nella scoperta che anche il suo metodo poteva non portare a un CW. La scelta sociale, nei casi di particolare distribuzione delle preferenze dei votanti, non rispecchia il criterio di transitività, dando luogo a scelte sociali cicliche (non transitive) e al cosiddetto paradosso di Condorcet, secondo il quale, i ballottaggi, in funzione dell’ordine con cui vengono accoppiati e messi a votazione i candidati, determinano un esito che non consente di trovare un unico candidato vincitore (CW), il quale garantisca anche il rispetto del criterio della non transitività.