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ROBETTA, Cristofano

di Alfredo Petrucci - Enciclopedia Italiana (1936)
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ROBETTA, Cristofano

Alfredo Petrucci

Orafo e incisore, nacque a Firenze nel 1462. Il Bartsch e il Passavant gli assegnano complessivamente 33 stampe, che le più recenti attribuzioni vogliono far salire a 45. Altre in ogni modo egli dovette averne incise, come si può argomentare dalle lacune esistenti nella serie della creazione e storia del genere umano, eseguita, come la maggior parte delle sue incisioni, su disegni di Filippino Lippi. A giudicare dalle libertà che si prendeva nella riproduzione delle opere di Filippino, è da supporre che il R. ne avesse iniziato l'intaglio dopo la morte del pittore (1505). Ma codeste libertà non denotano una fantasia sempre attiva: le varianti rispondono a stampi prestabiliti, nati più dall'esterno che dall'interno (uno stesso putto, per es., è adoperato a riempire lastre diverse; per gli sfondi sono usati spesso elementi presi dal Dürer); tuttavia, nel trasporre i suoi modelli, siano essi di Filippino o del Pollaiolo, l'artista mostra un candore e un'ingenuità deliziosi, che finiscono per caratterizzare la sua figura. Non senza ragione egli fu detto l'ultimo degl'incisori primitivi: gli originali escono dalle sue mani come inacerbiti e qua e là impreziositi dai vezzi dell'orafo, mentre il suo tratteggio piega già verso esigenze di modellazione prospettica (v. specialmente Adamo ed Eva, B. 4), sull'esempio del Dürer e di Marcantonio e in contrasto coi modi dei Fiorentini che lo precedettero (maniera fine" e "maniera larga"). Il R. operò fin verso il 1522. Nel 1821 la grande lastra della sua Adorazione dei Magi (B. 6) con a tergo l'allegoria dell'Uomo legato a un albero dall'Amore (B. 25) era ancora in buono stato di conservazione, presso Gius. Vallardi.

Bibl.: A. Bartsch, Le peintre-graveur, XIII, Vienna 1811; J.-D. Passavant, Le peintre-graveur, V, Lipsia 1864; A. Hind-Colvin, Cat. of early Italian engr. in the British Museum, Londra 1920; P. Kristeller, Kupferstich und Holzschnitt, Berlino 1922; L. Servolini, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXVIII, Lipsia 1934 (con bibl.).

Vedi anche
incisione arte Disegno eseguito sopra una superficie dura (parete rocciosa, pietra, legno, materiale ceramico, cuoio, metallo). lavorando a mano con uno strumento a punta. È una tecnica artistica usata, nelle possibili gradazioni di profondità, fin dalla preistoria. Da ricordare le figurazioni magico-cultuali ... Albrecht Dürer Dürer ‹dü´ürër›, Albrecht. - Pittore e incisore (Norimberga 1471 - ivi 1528). È il più alto rappresentante dell'arte e della cultura del Rinascimento del Nord e il carattere nordico del suo temperamento si rivela potentemente nel predominio dell'espressione grafica, comprendente, nel senso più ampio, ... Vienna (ted. Wien) Città dell’Austria (1.678.600 ab. nel 2008; 2.000.000 ab. nel 2009, considerando l’intera agglomerazione urbana), capitale dello Stato e del territorio autonomo omonimo. Sorge all’estremità settentrionale del Wiener Becken, nel punto in cui questo maggiormente si incunea tra la Selva Viennese ...
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    Orafo e incisore (n. Firenze 1462 - m. dopo il 1522). Le sue incisioni (17 firmate), di soggetto sacro, mitologico e allegorico, traggono liberamente spunto da opere di Filippino Lippi, P. Perugino e A. del Pollaiolo, mentre per gli sfondi paesistici rilevano elementi della grafica di Dürer. Un rame, ...
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