ALLORI, Cristofano o Cristoforo
Pittore, figlio di Alessandro, nacque a Firenze il 17 ottobre 1577 e vi morì nel 1621. Studiò dapprima sotto il padre, ma non ne tolse che il soprannome tradizionale di Bronzino, poiché, ribellatosi a quello stilizzamento michelangiolesco di convenzione, volle seguire la maniera moderna del Cigoli, cercando sotto Gregorio Pagan) di accostarsi all'eclettismo bolognese. Difatti egli divenne il pittore più apprezzato di Firenze in quel periodo, per la delicatezza del disegno, per il calore e la fusione delle tinte. Ebbe vita sregolata e si rovinò per una donna detta la Mazzafirra, da lui eternata nel più bel dipinto fiorentino del Seicento, la Giuditta della Galleria Pitti. I rari suoi lavori, ricercati dai Medici, figurano in gran parte in detta galleria, ove si vedono, tra l'altro, il S. Giovanni nel deserto, il S. Francesco, l'Ospitalità di San Giuliano, l'Adorazione dei Magi (non finita), la Maddalena seduta, e la piccola Maddalena giacente, dal Correggio, varie volte replicata dall'A. Il più antico dipinto di Cristofano, del 1662, è alla SS. Annunziata e rappresenta un miracolo del Beato Manetto dell'Antella; gli ultimi, terminati dal suo scolaro Zanobi Rosi, sono S. Pietro sulle acque in Santa Trinita e Michelangelo poeta nella Casa Buonarroti. Altre opere degne di ricordo sono anche la Madonna in gloria e Santi della cattedrale di Pisa, e l'Apparizione della Vergine a San Domenico in San Domenico di Pistoia. Ebbe l'A. meritata reputazione anche nei ritratti come ben dimostrano taluni conservati nella Galleria Palatina e nella Casa Buonarroti; ma quelli di formato piccolo, che gli meritarono particolare lode presso i contemporanei, sono oggi da noi assai difficilmente identificabili.
Bibl.: F. Baldinucci, Notizie dei prof. del disegno, III, Firenze 1846; H. Posse, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, I, Lipsia 1907.