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CRISTALLOSCOPIA

di Emilio Servadio - Enciclopedia Italiana (1931)
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CRISTALLOSCOPIA

Emilio Servadio

. Speciale modo d'esercitare la chiaroveggenza, particolarmente usato nei paesi anglosassoni. Consiste nel fissare un cristallo (per lo più una sfera), entro il quale il veggente scorge delle immagini, quasi sempre invisibili per gli altri. L'origine del procedimento è assai remota (ab antiquo ci son pervenute notizie sugli "specchi magici", come sulla catoptromanzia in genere) e le sue applicazioni si riscontrano, in svariate forme, presso parecchi popoli (Egiziani, Polinesiani, Zulù, Maori, ecc.). Ai giorni nostri si adopera di solito un globo di cristallo di rocca, del diametro di 2 a 10 centimetri, avvolto con un panno nero. Dopo alcuni minuti di osservazione esso presenta all'osservatore un aspetto latteo o nebbioso, poi diventa scuro. Cominciano allora ad apparire le immagini, raffiguranti in piccolo volti, scene movimentate, ecc. Serie di casi di cristalloscopia hanno formato oggetto d'indagini minuziose da parte di singoli ricercatori e della English Society for Psychical Research. Miss Goodrich Freer, che ha compiuto sotto gli auspici della citata S.P.R. alcuni tra i migliori esperimenti di cristalloscopia sin qui registrati, distinse in tre classi le immagini da lei visualizzate, e la distinzione può essere assunta quale classifica generale: a) ricordi svaniti, che con tale procedimento affiorano alla coscienza superiore; b) idee e immagini che possono essere presenti o meno alla coscienza normale; c) visioni, eventualmente telepatiche o chiaroveggenti, implicanti un mezzo sopranormale di conoscenza.

Bibl.: Miss Goodrich Freer ("Miss X"), Recent Experiments in Crystal Vision, in Proceedings of the S. P. R., 1889, V, p. 486 segg.; N. W. Thomas, Crystal Gazing, its History and Practice, Londra 1905; Th. Besterman, Crystal Gazing, Londra 1924.

Vedi anche
chiaroveggenza In parapsicologia, la presunta facoltà di percezione a distanza, nello spazio e nel tempo, che si eserciterebbe indipendentemente dai mezzi normali di conoscenza e in modo tale da escludere che le cognizioni acquisite traggano origine da una mentalità estrinseca al percipiente. Principali modalità sono ... divinazione Fenomeno culturale di natura religiosa, che consiste nel venire a conoscenza di necessità o eventi diversi, mediante facoltà o tecniche che, trascendendo le normali modalità del conoscere, sono volte a raggiungere fatti impercepibili dai sensi e imprevedibili per via di ragionamento o di calcolo. La ... telepatia Fenomeno parapsicologico in base al quale sarebbe possibile la percezione extrasensoriale di ciò che un altro individuo sente o pensa. Il termine fu proposto nel 1882 da F.W.H. Myers, uno dei fondatori della Society for psychical research di Londra, che si occupò di raccoglierne e classificarne presunte ...
Tag
  • CRISTALLO DI ROCCA
  • CHIAROVEGGENZA
  • LONDRA
Vocabolario
cristalloscopìa
cristalloscopia cristalloscopìa s. f. [comp. di cristallo e -scopia]. – Modo di divinazione, largamente praticato nell’antichità e tuttora diffuso sia presso popolazioni primitive sia in esperimenti di metapsichica, che consiste nel concentrare...
criptesteṡìa
criptestesia criptesteṡìa (o criptoesteṡìa) s. f. [comp. di cripto- e -estesia]. – In parapsicologia, complesso dei fenomeni di percezione extrasensoriale: c. sperimentale, comprendente i fenomeni di chiaroveggenza nell’ipnosi, la psicometria,...
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