CRISPO (Flavius Iulius Crispus)
Figlio primogenito ed illegittimo di Costantino il Grande, nato intorno al 305-307. Nominato Cesare nel marzo del 317.
Nel 320 ancora giovinetto prende parte, di sicuro solo nominalmente, alla guerra contro i Franchi. Nel 321 festeggia insieme al fratello minore Costantino i Quinquennalia; nel 324 combatte vittoriosamente contro Licinio. Nel luglio del 326 fu ucciso a Pola per ordine del padre, forse colpevole di relazione con la matrigna Fausta, uccisa anch'essa pochi mesi dopo di lui. Su alcune iscrizioni il suo nome risulta abraso (C. I. L., v, 8021; ix, 638 a; xi, 4107).
I cronisti contemporanei non hanno lasciato nessuna descrizione sul suo aspetto esteriore, cosicché il suo volto ci è noto solo attraverso le effigi monetali, numerose, se si pensa alla breve vita dell'erede al trono, ma scarse di valore iconografico. In queste ultime C. appare di profilo regolare, d'aspetto fragile e delicato, forse volutamente accentuato. Nella moneta emessa ad Aquileia (British Museum) intorno al 320, il busto, in posizione eroica di guerriero (forse in relazione alla sua "vittoria" sui Franchi, secondo il Maurice), appare con volto di giovinetto quindicenne, ma con una già precisa individualizzazione dei tratti, con la bocca breve e con naso dritto. Un cammeo della Bibliothèque Nationale di Parigi (Babelon, Camées, 311, p. 171) e la sua replica di Firenze, attribuiti dal Delbrück a C., sono di dubbia antichità, sia per il diretto riferimento alla moneta citata di Aquileia, sia per il gorgonèion sullo scudo, di sapore rinascimentale. Iconograficamente rilevante è il medaglione d'oro coniato a Treviri verso l'anno 321, in occasione dei Quinquennalia di Cesare, secondo il Seeck, dove il profilo laureato appare già più adulto che nelle immagini precedenti. Interesse speciale presentano le effigi monetali, emesse in Nicomedia verso il 325-326, consacrate ai Vota decennalia che dovevano essere celebrati con anticipo di un anno a Roma, con il diadema, il volto proteso in avanti, lo sguardo volto verso il cielo (tipo delle effigi monetali assegnate esclusivamente alla casa costantiniana e alle quali Eusebio attribuiva il significato religioso cristiano, ma che deve simboleggiare il trionfo dell'imperatore e della sua famiglia).
I tentativi di riconoscere il primogenito di Costantino in alcuni ritratti contemporanei, sono risultati, finora, o privi di un fondamento convincente, o opere di artigianato d'un valore iconografico nullo. Qualche vaga probabilità in suo favore ha l'ipotesi di von Schönebeck, che suppone di poter attribuire a C. un ritratto non rifinito e scalpellato del museo di Berlino (inv. 4694). Un appoggio più convincente nella numismatica di C., sembra trovare un ritratto del museo di Ostia (n. 45) d'un giovane dai tratti delicati e femminei, che per ragioni stilistiche e tecniche, non dovrebbe risalire più in su della prima metà del IV sec. d. C.; per i resti d'un diadema, deve essere assegnato a qualche principe della casa reale, e per lo sguardo volto verso il cielo, è collegato strettamente con le monete nominate di Nicomedia, sebbene manchi in esse la barbula, che pare ornasse il volto del ritratto non compiuto di Ostia.
Bibl.: Seeck, in Pauly-Wissowa, III, 1900, cc. 1722, s. v., n. 9; A. Piganiol, L'Empire Chrétien (325-395): Histoire Romaine, IV, 2 partie, Parigi 1947, p. 35 s.; J. Maurice, Numismatique Constantinienne, I, Parigi 1908, p. 120 ss.; moneta di Aquileia: p. 139, tav. XX, 14; 415 ss.; monete con lo sguardo volto verso il cielo: p. 472; vol. III, 1912, p. 45; Fr. Kenner, Die Aufwertssehenden Bildnisse Konstantins des Grossen und Seiner Söhne, in Numismatische Zeitschrift, XII, 1880, p. 31 ss.; R. Delbrück, Spätantike Kaiserporträts, Berlino-Lipsia 1933, p. 24, 134, tavv. V, 45 a, 73, 2; H. von Schönebeck, Die christliche Sarkophagplastik unter Konstantin, in Röm. Mitt., LI, 1936, p. 324, nota 2. Identificazione non convincente, quella di S. Stucchi, Ritratti della famiglia imperiale costantiniana: Crispo e Costantino II, in Archeologia Classica, II, 1950, p. 204 s. Ritratto di Ostia: R. Calza, Museo Ostiense, Itinerari dei Musei e Monumenti d'Italia, 79, Roma 1947, p. 12, n. 45.