CRISPINO Milone
Monaco nel convento del Bec durante i primi decennî del sec. XII, scrisse la vita di S. Lanfranco, poi quella del terzo e del quarto abate del Bec, Guglielmo e Bosone. Altre vite gli sono attribuite a torto; ma può essere suo il curioso racconto d'un miracolo della Vergine, ov'è tracciata la genealogia della famiglia normanna dei C., a cui Milone apparteneva. Comunque l'opera sua maggiore è senza dubbio la Vita Lanfranci, documento capitaie per la biografia del grande teologo e filosofo pavese. Milone non lo conobbe, ma poté valersi della testimonianza di persone che gli furono familiari, tra cui S. Anselmo, e d'uno scritto di Gilberto Crispino, la Vita Herluini, ove Lanfranco ha gran parte. Ne nacque una narrazione coscienziosa e interessante, ingenuamente scritta e abilmente costrutta.
Ediz.: Patr. lat., CL, 29 segg. e 713 segg.