CRISOBERILLO (dal gr. χρυσός "oro", e berillo)
Alluminato di berillio, con composizione chimica Be Al2 O4 che cristallizza ne] sistema rombico classe bipiramidale con rapporto parametrico a : b: c = 0,4707 : 1 : 0,5823. I cristalli unici, ricordanti quelli dell'olivina, sono rari; frequenti, invece, le geminazioni secondo una faccia del prisma {031}. I gruppi di 2 individui hanno forma a V o di triangolo equilatero, quelli di 3 pseudoesagonale (v. fig.). Il parallelepipedo elementare è un reticolo rombico semplice con parametri a = 4,420 Å, b = 9,390 Å, c = 5,470 Å, contenente 4 molecole di BeAl2O4. Durezza 81/2; peso specifico 3,7; sfaldatura secondo {010}; lucentezza adamantina, rifrazione elevata: np = 1,7470, ng = 1,7484, n′′ - 1,7565; trasparente e translucido; colore variabile, per lo più giallo citrino o verde smeraldo. Al cannello è infusibile, inattaccabile dagli acidi, viene decomposto dagli alcali fusi. Varietà: alessandrite (v.) è detta la varietà verde smeraldo; nella varietà gialliccia o verde sparagio detta cimofane o occhio di gatto nobile, si ha una lucentezza sericea interna o una specie di onda luminosa che si sposta movendo la pietra tagliata. Il cimofane e l'alessandrite dànno gemme pregiate.
Il crisoberillo è un minerale piuttosto raro la cui genesi pare dovuta spesso a fenomeni pneumatolitìci. In cristalli semiopachi è contenuto in alcune pegmatiti di Olgiasca sul lago di Como e di Sondalo in Valtellina. Una varietà verde, simile all'alessandrite, fu pure trovata nella dolomia cristallina di Campolongo nel Canton Ticino insieme con corindone. L'alessandrite vera e propria proviene da un micascisto di Tokovaja negli Urali. Cristalli verdi chiari s'incontrano nel gneiss di Maršov in Moravia e nel granito di Haddam nel Connecticut.