criminodinamica
s. f. Settore della criminologia che studia la dinamica di episodi criminali.
• Sostiene, [l’avvocato Gian Stefano] Torrigino: «Alla luce di questi disturbi bisogna esaminare i fatti nella loro criminogenesi e criminodinamica. Vedremo allora che certi atteggiamenti apparentemente odiosi possono essere spiegati alla luce della sua malattia». E però alla fine l’avvocato ha potuto semplicemente appellarsi alle attenuanti generiche. (Massimo Calandri, Repubblica, 20 settembre 2007, Genova, p. VII) • «Per esempio se il mandato ricevuto è quello del giudice, al giudice si deve riferire. Per quanto riguarda i contenuti, è ovvio che verranno chieste informazioni analoghe a quelle del colloquio clinico; quindi la storia di vita del soggetto, quella della famiglia, i suoi problemi concreti e quotidiani, le sue difese. Ma, accanto a queste informazioni, occorre mettere in luce tutta una serie di competenze rispetto alla “criminogenesi”, cioè all’origine del comportamento criminale, e alla “criminodinamica”, cioè alle modalità con cui è stato attuato il reato. Proprio per questo motivo il colloquio criminologico devono farlo i criminologi; non basta essere psicologi o psichiatri» (Isabella Merzagora Betsos intervistata da Angelo De Micheli, Corriere della sera, 17 febbraio 2008, p. 59) • l’avvocato ha iniziato a predisporre con Lisandra [Aguila Rico] una possibile linea difensiva. Ne stiamo parlando con tranquillità ‒ dice ‒. Ci sono alcuni tasselli che devo ancora chiarire e non è escluso che decida di chiedere qualche chiarimento tecnico sia sulla criminodinamica, sia sul profilo psicologico. L’obiettivo è demolire le aggravanti. Intendiamo lavorare sulla premeditazione ‒ continua ‒, che il gip ha intanto escluso, e riflettere anche sui motivi abietti e sul grado di coinvolgimento della mia cliente. (Luana de Francisco, Messaggero Veneto, 26 settembre 2012, p. 40).
- Composto dal s. m. crimine e dal s. f. dinamica.
- Già attestato nella Stampa del 26 marzo 2002, p. 11, Cronache (Brunella Giovara).