criccopoli
(Criccopoli), s. f. inv. Fenomeno scandaloso di malcostume, caratterizzato dal prevalere degli interessi di un gruppo di persone che si favoriscono a vicenda a danno di altri.
• Oggi cosa accade invece? «Che nella corte dei politici c’è la caccia ai benefit personali, alla casa gratis, al conto in banca: sociologicamente “criccopoli” è completamente diversa da tangentopoli» (Giovanni Pellegrino intervistato da Luca Maurelli, Secolo d’Italia, 23 luglio 2010, p. 6) • Da Tangentopoli a Criccopoli il salto è abissale, e non a caso stava trascinando l’Italia intera nell’abisso. (Paolo Flores d’Arcais, Fatto Quotidiano, 25 novembre 2011, p. 1, Prima pagina) • Sapevate che c’è un’isola felice, un paradiso di moralità pubblica e privata nell’Italia corrotta di Criccopoli? E sapete dov’è? Udite udite: a Reggio Calabria. Nei vent’anni che sono trascorsi da quel 17 febbraio 1992 che vide l’arresto del «mariuolo» Mario Chiesa e la scoperta di Tangentopoli è lì che un soprassalto etico ha soffuso la politica, la pubblica amministrazione, le imprese e persino la ’ndrangheta. In quel distretto giudiziario, infatti, nei quattro lustri trascorsi sono state emesse due sole condanne per corruzione, meno che in Finlandia, il paese meno corrotto d’Europa. (Alberto Statera, Repubblica, 13 febbraio 2012, Affari & Finanza, p. 4).
- Composto dal s. f. cricca con l’aggiunta del confisso -poli2.
> anticricca.