CRESPINO (lat. scient. Berberis vulgaris L.; fr. épine-vinette; sp. agracejo; ted. Sauerdorn; ingl. barbery)
Arbusto cespuglioso, con le prime foglie trasformate in spine tripartite, le successive obovate e seghettate: fiori in racemi penduli, di colore giallo, con parecchi filli, di cui i sei più interni petaloidei, e sei stami: pistillo unico, libero, unicarpellato: il frutto è polposo, rosso, di sapore alquanto acido. È una specie abbastanza diffusa nell'Europa centrale, nei terreni calcarei, sovente coltivata nei giardini, sostituita in Sicilia dal Berberis aetnensis Pres., in Spagna dal Berberis hispanica Boiss., in Oriente dal Berberis cretica L. Biologicamente è interessante, presentando la metamorfosi totale di foglie in spine; nei fiori si hanno nettarî epipetali, inoltre i filamenti degli stami sono sensibili ad ogni contatto, facilitando così l'adesione del polline al corpo degli insetti che prendono il miele, a vantaggio dell'impollinazione staurogamica. Il B. vulgaris è sovente invaso dall'Aecidium berberidis, forma alternante della Puccinia graminis che determina la ruggine del grano.
Applicazioni come colorante. - Dal Berberis vulgaris si estrae la berberina, unico colorante naturale di carattere basico, specialmente localizzato nelle radici. La berberina è un derivato complesso dell'isochinolina, sostanza madre di varî alcaloidi, cristallizza in aghetti gialli e tinge direttamente la lana e la seta mordenti e il cotone preparato con tannino; viene molto raramente adoperata per la seta e per il cuoio per guanti.