CRESCENDO
. Termine musicale, che si usa per indicare un graduale aumento d'intensità fonica nell'esecuzione d'un passo vocale o strumentale. Il crescendo può essere notato in lettere (per intero o abbreviato: cresc., o a sillabe staccate: cre-scen-do) o semplicemente col simbolo ???, completato di solito dalla precisazione del grado d'intensità iniziale e di quello da raggiungere, p. es.: p mf. Analoga è l'indicazione del suo contrario diminuendo (dimin. o dim., o di-mi-nu-en-do), il cui simbolo è ???.
L'uso degli effetti di crescendo e di diminuendo nella musica vocale è stato, probabilmente, sempre praticato, anche in relazione con le esigenze espressive della parola, e analogamente si può pensare che sia sempre occorso allo strumentista di aumentare la forza del suo suono, o diminuirla, per ottenere più fervida espiessione. Ma l'esplicita prescrizione di tali "coloriti" nella pagina musicale sembra essere apparsa (con diversi termini e simboli) nel '600 per quel che concerne la musica vocale e nel maturo '700 per la musica strumentale.
Un effetto fonico paragonabile a quello del crescendo si può poi ottenere, nella musica scritta per un complesso di voci o di strumenti, chiamando sempre maggior numero delle une o degli altri a rinforzare la sonorità generale, sia con raddoppî sia con figurazioni di ripieno. A questa sorta d'intensificazione è assai spesso congiunto il crescendo propriamente detto nella sonorità dei singoli istrumenti (l'inverso si dica poi, del diminuendo). Esempî mirabili del lirismo proprio di tale specie di crescendo si hanno, p. es., presso Beethoven (cfr. il passaggio dallo Scherzo al Finale della Sinfonia in do minore) e Rossini.