credito deteriorato
loc. s.le m. Credito concesso da un istituto bancario, la cui riscossione presenta difficoltà a causa dell’impossibilità dei debitori a onorare i propri impegni.
• Oggi la domanda di credito «rimane debole, soprattutto quella connessa con il finanziamento di nuovi investimenti», spiega [Ignazio] Visco. Il dato si coniuga con la crisi profonda in cui versa il paese. Ma anche con le difficoltà degli istituti a garantire linee di credito a fronte della massa di crediti deteriorati che si ritrovano in bilancio. (Bianca Di Giovanni, Unità, 11 luglio 2014, p. 11, Economia) • Il panico in Borsa era dilagato dopo che «Il Sole 24 Ore» sabato scorso aveva diffuso la notizia ‒ confermata dalla stessa Bce e dalle stesse banche ‒ dell’avvio di un’indagine conoscitiva di Francoforte sul tema dei crediti deteriorati in Europa. Il timore degli investitori era che alle banche più zavorrate dai crediti deteriorati la Bce stesse per chiedere pesanti svalutazioni (cioè perdite) e ingenti aumenti di capitale. (Luca Davi e Morya Longo, Sole 24 Ore, 22 gennaio 2016, p. 3, Mercati globali) • Sugli altri istituti ha poi pesato l’ennesima uscita di Danièle Nouy, capo della Vigilanza Bce, pronta a sottolineare il lavoro ancora da fare in Italia per affrontare il problema dei crediti deteriorati. (Roberta Amoruso, Messaggero, 31 gennaio 2017, p. 7, Primo Piano).
- Composto dal s. m. credito e dal p. pass. e agg. deteriorato.
- Già attestato nell’Unità dell’11 febbraio 2007, p. 16, Economia & Lavoro.
> non-performing loan, Npl.