credit crunch
loc. s.le m. inv. Stretta creditizia, freno alla concessione di credito.
• [Federico] Ghizzoni […] sottolinea la priorità di «risolvere la crisi europea del debito: in Italia, il livello dello spread è troppo alto e se si consolida, si corre il rischio di un credit crunch e di mettere in seria difficoltà le imprese italiane, soprattutto le medio piccole». (Laura Della Pasqua, Tempo, 26 settembre 2011, p. 7, Primo Piano) • L’arrivo di [Matteo] Renzi a Palazzo Chigi ha iniettato una energetica e benefica dose di fiducia nel Paese e nei mercati, ma senza le riforme la fiducia e il relativo circolo virtuoso rischiano di svanire velocemente. Specie se queste riforme si dà la sensazione, grazie alla capacità comunicativa, di averle a portata di mano, e poi non si concretizzano. Dunque, mentre si stravolge lo scenario politico tra una slide, una riunione alle 7 del mattino e un tweet, si può pensare, per esempio, al credit crunch (-10% i prestiti a febbraio) o al calo degli investimenti delle imprese (-0,6% nel 2013)? (Enrico Cisnetto, Sicilia, 14 aprile 2014, p. 1, Prima pagina) • Su un punto infine converrà essere chiari: se la road map non parte, BpVi e Veneto Banca dopo un secolo e mezzo di storia scriveranno la parola fine in capo al loro libro. Le conseguenze possono immaginarle soprattutto le imprese piccole e medie clienti delle medesime banche. I mandarini lo chiamano credit crunch. Sarebbe come se, andando al mercato in cerca di zucchine o melanzane, vi dicessero che non ce ne sono più e che, anzi, dovete restituire subito quelle che vi sono state date a prestito. (Paolo Possamai, Messaggero Veneto, 22 marzo 2017, p. 6).
- Espressione inglese composta dai s. credit ‘credito’ e crunch ‘scricchiolio’, in senso fig. ‘momento critico’.
- Già attestato nella Stampa del 12 febbraio 1980, p. 9, Borsa, Economia e Finanza (Antonello Zunino).