credenza
Questo sostantivo, frequentemente usato nel lessico due-trecentesco, è presente nell'opera di D. con una gamma assai variata di significati e di usi; la prima occorrenza che troviamo, in Cv IV XII 15 drizza la credenza all'altra [casa], fa parte del lungo paragone del pellegrino che ogni casa che da lungi vede crede che sia l'albergo, e non trovando ciò essere drizza, ecc.; come si vede, qui la parola è stata suggerita dal verbo ‛ credere ' che precede immediatamente, e significa semplicemente " il fatto di credere "; le altre due occorrenze di Cv IV XV 5 e 8 la credenza antica de li Gentili... la credenza pagana, recano ambedue il significato di " fede ", l'atto cioè più profondo e perentorio del verbo ‛ credere '.
Nella Commedia abbiamo ancora questo significato di " atto della fede ", o piuttosto di " religione ", in Pg XXII 77 la vera credenza, e Pd XXIV 73, 76 e 123 (si noti la frequenza delle occorrenze nel canto della fede), mentre nell'occorrenza di Pg XXVII 29 fatti ver' lei [la fiamma], e fatti far credenza [" cioè esperienza, la qual fa credere ", Buti] / con le tue mani al lembo d'i tuoi panni, il termine fa parte della locuzione ‛ far c. ' che significava " dare sicurezza, fiducia ". " Far la credenza si diceva in antico di chi pregustava le vivande de' principi per assicurarli che non erano avvelenate " (Scartazzini-Vandelli).
Le occorrenze del Fiore presentano naturalmente anche il significato di " atto della fede ": V 5 E solo a lui servir la mia credenza / è ferma; V 12 i' son tu' Deo; / ed ogn' altra credenza metti a parte; XXXIX 4; ma in XXIII 2 troviamo ch'a ben guardar il fior è mia credenza, nel significato di " è compito mio guardare il fiore "; in CXXIV 10 e que' che sopravendono a credenza, nel senso dunque di " credito ", ancora in uso oggi (e cfr. Ordinamenti della Compagnia di S. Maria del Carmine [Schiaffini, Testi 66]); in CXC 1 abbiamo Ancor non de' aver femina credenza, dove il termine vale " fiducia mal riposta ", " illusione ".
Le due occorrenze di Detto 111 e 112 Lo dio dov'hai credenza / non ti farà credenza, presentano, secondo la regola della rima ambigua, i due diversi significati di " fede " e " credito ".