CREATINA (dal gr. κρέας "carne")
È l'acido metilguanidinacetico. Si trova normalmente nei muscoli dei vertebrati e di molti invertebrati : è sempre nel sangue e, in determinate condizioni fisiologiche o patologiche, si può trovare anche nelle urine. Fu scoperta nel 1835 da M.-E. Chevreul, che l'ottenne in piccola quantità dal brodo di carne; J. Liebig nel 1847 dette un metodo migliore per ottenerla dalla carne e comodamente si può preparare dall'estratto di carne. Nella carne di cavallo è contenuta al 0,07%; in quella di bue al 0,17-0,23%; in quella di maiale al 0,13-0,25%; in quella di montone al 0,18% e in quella di gallina al 0,35%. È in cristalli incolori trasparenti che a 100° diventano opachi perdendo la molecola d'acqua che contengono. È assai solubile nell'acqua calda, meno a freddo, poco solubile nell'alcool e insolubile nell'etere. Ha reazione neutra e con gli acidi forma dei sali instabili. È stata ottenuta sinteticamente per addizione della cianamide alla sarcosina o acido metilammidoacetico:
La creatina per ebollizione nell'acqua o meglio in presenza di acidi si trasforma in creatinina per perdita di una molecola d'acqua e la creatinina lasciata a sé in soluzione acquosa si trasforma parzialmente in creatina, ciò che avviene più completamente quando il liquido è alcalino:
Si chiama rispettivamente creatinemia, creatininemia e creatinuria, creatininuria la presenza della creatina e della creatinina nel sangue e nell'urina. Si può avere creatinuria con l'alimentazione carnea, ma generalmente la creatina s'elimina nelle urine in forma di creatinina la quale si dosa con il metodo colorimetrico di Folin basato sulla colorazione rosso-arancio che dà la creatinina con l'acido picrico in presenza di soda (reazione di Jaffé). La creatininuria ha perciò duplice origine: esogena, dalla creatina e creatinina dell'alimentazione carnea; endogena, dalla disassimilazione dei tessuti. In quest'ultimo caso la percentuale è relativamente fissa. La creatininemia nell'individuo normale oscillerebbe fra gr. 0,010-0,020 per litro di siero (Folin, Myers). L'escrezione e la ritenzione dei corpi creatinici sono state di recente oggetto di accurato studio nel ricambio normale e nei diversi stati patologici, specialmente nelle nefriti, dove la creatininemia al o,030-0,050 sarebbe di prognosi assai seria, e fatale per valori più elevati.
Bibl.: C. Achard, Torubles des échanges nutritifs, Parigi 1926.