Cratilo
(Κρατύλος) Dialogo di Platone. Cratilo (➔), sostenitore delle tesi di Eraclito, discute dell’origine del linguaggio con Socrate ed Ermogene; rispetto al problema dell’istituzione dei nomi sono avanzate due tesi: essi sono stabiliti o «per convenzione» e si fondano sull’abitudine e sulla consuetudine (Ermogene), o «per natura» e si fondano allora sull’essenza delle cose che indicano (Cratilo). Socrate indaga l’etimologia e il modo in cui il «legislatore» impone i nomi, ricavandoli dalla «natura» delle cose; il dialettico, mediante la sua ricerca può valutare la giustezza di tali attribuzioni. L’etimologia rivela gli elementi naturali dei nomi e delle sillabe di cui essi sono composti; tuttavia i nomi sono sempre «immagini» dunque imitazioni delle cose che si conoscono, in tal senso nella conclusione del dialogo Socrate recupera istanze convenzionaliste.