CRATERO
. Figlio del precedente, e di Fila, figlia di Antipatro; nato perciò nel 321-20, verosimilmente dopo la morte del padre (primavera 321) che aveva sposato Fila nell'ottobre del 322. Essendo questa andata allora sposa a Demetrio Poliorcete, C. ne divenne il figliastro, come divenne fratellastro di Antigono Gonata, nato poco dopo. Per conto di Demetrio e del Gonata egli ricoprì, durante la sua vita, importanti cariche militari e politiche: fu comandante dei presidî macedoni del Peloponneso e dell'Eubea, fin verso l'anno 280, risiedendo a Corinto; dopo la morte di Pirro (272 a. C.), cercò di riguadagnare per Antigono le posizioni perdute.
Secondo una notizia di Flegone (Mir., 32) e l'interpretazione datale dal Niebuhr, questo C. è da identificare con l'autore di quella Raccolta dei decreti greci (Ψηϕισμότων συναγωγή), frequentemente citata da tutti gli autori antichi e utilizzata specialmente dai commentatori degli oratori e dei comici, e poi molto da Plutarco.
Bibl.: I frammenti in Müller, Fragmenta histor. graec., II, pp. 617-22. Vedi poi: P. Krech, De Crateri Ψηϕ. συναγ., Berlino 1888; F. Susemihl, Griech. Liter.-Geschichte in Alexandrinerzeit, I, p. 599 segg.; II, p. 678; Christ-Schmid, Gesch. der gr. Liter., 6ª ed., Monaco 1912-1920, I, p. 617; II, p. 229 seg.; F. Jacoby, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., XI, col. 1617 segg.