CRASSULACEE (lat. sc. Crassulaceae)
Famiglia di piante Dicotiledoni: comprende erbe o piccoli frutici, a fusti e rami cilindrici, più o meno carnosi. Le foglie sono pure carnose, cilindriche, o subulate, semplici, intere (rarissimamente pennato-lobate), non stipolate. I fiori ermafroditi, regolari, sono disposti in cime unilaterali, o a corimbi terminali, sovente dicotomi, raramente in spighe, qualche volta ascellari e solitarî. Calice quinquefido, preflorazione embricata, persistente: corolla inserita al fondo del calice, a petali distinti, raramente saldati al tubo, a preflorazione embricata o valvare, nello stesso numero delle divisioni del calice, e alternanti con quelle. Stami inseriti sul calice, in numero uguale o doppio dei petali: scaglie ipogine nel medesimo numero dei carpelli. Carpelli opposti ai petali, verticillati, uniloculari, pluriovulati, distinti. I frutti sono follicoli liberi. I generi sono 15, le specie circa 500, sparse per le regioni temperate o subtropicali d'Europa, dell'Asia occidentale o dell'Africa australe, ove abbondano; frequenti nell'America boreale e tropicale, rarissime nell'America meridionale. Le Crassulacee sono vicine alle Sassifragacee, con le quali concordano nei caratteri xerofili. Fra i generi principali ricordiamo: Crassula, Rochea, Bryophyllum, Kalanchöe, Sedum, Sempervivum.