Crantore di Soli
Filosofo (vissuto tra il 330 e il 270 a.C.). Discepolo di Polemone (che fu scolarco dell’antica Accademia dal 314 al 270 a.C.), morì prima del maestro. Commentò il Timeo, iniziando così la serie dei commentatori di Platone. Nel suo libro Sul lutto, rivolto a consolare l’amico Ippocle per la morte dei figli, sostenne, contro l’apatia cinico-stoica, che le passioni devono essere moderate dalla ragione, non già sradicate. Tracciava inoltre una gerarchia dei beni in cui assegnava il primo posto alla virtù, seguita da salute, piacere e ricchezza.