COVIP
Commissione di vigilanza sui fondi pensione. Composta da 5 membri, nominati dal presidente del Consiglio, che rimangono in carica 4 anni, salvo riconferma. Nel 2010 aveva 64 dipendenti ed entrate pari a 11.376 milioni di euro, di cui 6024 a carico dello Stato e degli enti previdenziali e 5141 a carico dei soggetti vigilati.
La COVIP autorizza i fondi pensione a esercitare l’attività e ne mantiene l’albo; vigila sulla loro gestione tecnica, finanziaria, patrimoniale e contabile e sull’adeguatezza della loro organizzazione, controllando la trasparenza nei confronti degli aderenti. Controlla, in particolar modo, alcune categorie di rischio: di governance; operativo; informativo nei confronti degli iscritti; di condotta scorretta; di costi elevati; di investimento; di squilibrio attuariale. ● Avvia procedimenti sanzionatori a fronte di mancanze nel trasferimento e nel riscatto delle posizioni individuali, nella verifica dei requisiti in capo a consiglieri e sindaci, o ancora, a fronte di mancanze negli adempimenti informativi nei confronti propri e degli aderenti. Per quantificare le sanzioni, la COVIP si basa sulla gravità dell’infrazione, in relazione all’intensità del dolo o della colpa, alla potenzialità lesiva dell’interesse protetto e al vantaggio che essa reca al soggetto.
Cura la raccolta e la diffusione delle informazioni utili alla conoscenza dei problemi previdenziali e del settore della previdenza complementare. Pubblica una relazione annuale e statistiche sui rendimenti conseguiti dai fondi, sui costi amministrativi e sulle adesioni. Collabora con le altre autorità di vigilanza, nazionali e internazionali (Banca d’Italia, CONSOB, ISVAP, CEIOPS) e con le associazioni di categoria rilevanti per la previdenza complementare. Partecipa ai lavori del Working Party on Private Pensions, in seno all’OCSE. Contribuisce alla valutazione delle proposte di direttive attinenti ai fondi pensione, presso il Consiglio europeo, nonché ai lavori in sede di Eurostat (➔).