• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

cottimo

Dizionario di Economia e Finanza (2012)
  • Condividi

cottimo


Forma di retribuzione a rendimento che consiste nel legare la totalità o parte del salario a un certo risultato produttivo, predeterminato attraverso alcuni standard. Se aumenta il rendimento, aumenta anche il salario, secondo relazioni funzionali che definiscono il carattere più o meno incentivante della formula retributiva. L’impresa ha convenienza a ricorrere a questo strumento quando esiste una relazione significativa tra l’intensità dell’impegno individuale (o di gruppo) e il risultato produttivo. Se questa relazione non esiste o è labile (per es., quando è la macchina che controlla il ritmo lavorativo), non c’è interesse a legare la variabilità retributiva a un risultato che non dipende dal lavoratore, con il rischio di creare motivi di conflittualità.

Una seconda condizione di applicazione è relativa alla possibilità di valutare l’incremento dello sforzo e dell’intensità di lavoro necessario per incrementare un certo risultato produttivo.

Infine, il c. è conveniente quando è ipotizzabile un vantaggio economico, in termini di maggiore produzione o di maggiore controllabilità del flusso produttivo, idoneo a compensare i costi di standardizzazione e misurazione del lavoro da sostenere, per definire i livelli di rendimento da incentivare e per gestire la formula retributiva.

Vedi anche
Retribuzione Il codice civile (art. 2099), definisce la retribuzione come il compenso dovuto al dipendente quale corrispettivo per la prestazione resa. Il codice disciplina i modi e i tempi di corresponsione della retribuzione e stabilisce in particolare che debba essere erogata, in denaro e periodicamente, con le ... salario Retribuzione del lavoratore subordinato, in particolare dell’operaio. 1. Definizione e tipologie Nel linguaggio economico, a differenza che nel linguaggio giuridico e comune, salario è la remunerazione del lavoro in genere, il prezzo del lavoro, subordinato o indipendente, manuale o di concetto. Il ... lavoro In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia volta a un fine determinato. In senso più ristretto, attività umana rivolta alla produzione di un bene, di una ricchezza, o comunque a ottenere un prodotto di utilità individuale o generale. diritto Il lavoro dell’uomo è preso in considerazione dall’ordinamento ... operaio Lavoratore subordinato che esplica mansioni prevalentemente manuali, diverse a seconda delle varie specializzazioni e della preparazione tecnico-pratica, per il corrispettivo di una retribuzione detta comunemente salario; è in genere distinto dall’impiegato, di cui si considera come caratteristica la ...
Altri risultati per cottimo
  • COTTIMO
    Enciclopedia Italiana (1931)
    Il cottimo è una forma di retribuzione che, al contrario del salario a tempo - certo e invariabile, proporzionale al tempo per il quale il lavoratore si è impegnato a prestare al datore di lavoro la sua energia, indipendentemente dallo sforzo compiuto - rimunera l'operaio in base alla produzione ottenuta. Il ...
Vocabolario
còttimo
cottimo còttimo s. m. [prob. dal lat. quotŭmus «quale?, di qual numero?»]. – 1. Forma di retribuzione per la quale il lavoratore è rimunerato in base al risultato ottenuto anziché in base alla durata del lavoro: lavorare, pagare a c.; dare,...
cottimière
cottimiere cottimière s. m. [der. di cottimo]. – In passato, chi provvedeva a rivedere i conti di un cottimo, nel senso di amministrazione consolare dei dazî.
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali