COTOGNO (lat. sc. Cydonia vulgaris Pers.; Pyrus cydonia L.; fr. cognassier; ted. Quitte; ingl. quince)
Albero della famiglia Rosacee, sottofamiglia Pomoidee, di media grandezza, da 3 a 5 metri d'altezza, spesso cespuglioso, con foglie alterne, brevemente picciuolate, ovali, intere, cotonose, specialmente di sotto; fiori solitarî, piuttosto grandi, quasi sessili, bianco rosei, con calice persistente, tomentoso, biancastro, e corolla di 5 petali, obovali, un poco concavi; stami numerosi; frutto assai grosso, fino a 15 centimetri e più, giallo pallido, piriforme o globoso-oblungo, ombellicato, cotonoso-fioccoso, a polpa dura, profumata, alquanto aspra: semi 5 a 10 per ogni loggia. Il cotogno è certamente spontaneo nei boschi, al nord della Persia, presso il Mar Caspio, nella regione al sud del Caucaso e in Australia. La qualità più pregiata proveniva da Cidonia nell'isola di Creta, donde il nome di Κυδώνιον; i Latini lo chiamavano Malum cotoneum. Le cotogne crude sono dure, di sapore aspro e indigeste; invece cotte riescono molto gradite, specialmente per farne marmellata ("cotognata"; particolarmente pregiata quella di Lecce). Pregiato è il cotogno di Portogallo, a frutto molto grosso. Il cotogno è pianta rustica, di sviluppo lento, che esige buona esposizione e suolo fresco; si riproduce specialmente per semi: le giovani piante sono utilizzate per innestarvi meli e peri. I semi di cotogno posti in acqua sviluppano una densa mucillaggine per la quale vengono usati in farmacia.