cotesto
Come aggettivo dimostrativo, c. è attestato due volte al femminile singolare (nei versi allitteranti di Pg VIII 136 che cotesta cortese oppinione, XXXIII 98 cotesta oblivion chiaro conchiude) e due volte al maschile singolare (penultima parola del verso: If XXIX 90 etternalmente a cotesto lavoro; Pg VI 40 là dov'io fermai cotesto punto). Al plurale è attestato soltanto nel maschile, ancora come penultima parola del verso, in If VII 51 che furo immondi di cotesti mali, e XI 16 Figliuol mio, dentro da cotesti sassi.
Come pronome dimostrativo, al singolare appare solo in Pg XI 55 cotesti, ch'ancor vive e non si noma; al plurale in If III 89 pàrtiti da cotesti che son morti, e XXXII 55 Se vuoi saper chi son cotesti due, nel primo passo come oggetto, nel terzo come soggetto. Analogamente a ‛ costei ', ‛ costui ', ‛ costoro ', c. si riferisce a entità concrete o astratte, presenti perché spazialmente vicine o perché ricordate da poco, verso le quali il personaggio mostra una particolare partecipazione affettiva, in senso sia di benevolenza (come in Pg III 136) sia di condanna (come in If III 89). Poiché in Pg XI 55 il personaggio che si riferisce a D. è senese e le varianti del passo recano Contesti (nel codice Eg), Co>stui〈 (nel codice Mad), non si esclude l'eventualità del senesismo costetti, il cui corrispondente aggettivo femminile plurale costette si trova nella novella di Cecco Angiolieri e Fortarrigo (Dec. IX 4 15), ambientata nella senese Buonconvento.
Nel Fiore le due attestazioni del femminile (ambedue le volte in inizio di verso e in discorso diretto e con una certa enfasi deittica: cfr. LXVIII 14 Que' mi rispuose: " Amico, mal ti guadi: / cotesta si non è la dritta strada ", e CXVII 1 " Cotesta mi par gran dislealtate ", / rispuose Amore. " Or non credi tu'n Cristo? "), e l'unica del neutro, in LXXXI 9 (Dunqu'è cotesto contra tua natura, egualmente in discorso diretto) non permettono di verificare l'ipotesi del Parodi (Lingua 250), che cotesti fosse " forma popolare, con -i tolto ad egli quegli questi ", anche se confermano il carattere colloquiale dell'uso di questo pronome.