cotenna
È propriamente la pelle del maiale o del cinghiale. Ricorre una sola volta nella Commedia, in Pd XIX 120, dove quel che morrà di colpo di cotenna è Filippo il Bello, disarcionato da un cinghiale durante una caccia, come anche nel Villani (IX 66); " lo re di Francia... fu morto a la caccia da uno porco selvatico, che lo percosse e stracciollo co la sanna; ma dice l'autore cotenna, ponendo la cotenna, che è parte dello porco, per lo porco " (Buti). Il verso, duro e plebeo sia nella costruzione che nella figura usata per indicare il cinghiale, è caratteristico dello stile della parte finale di questo canto.