Vedi COSTANZA dell'anno: 1959 - 1973
COSTANZA (Constantia)
Nata forse verso il 315, come figlia più anziana di Costantino Magno nominata Augusta già vivente Costantino, fu sposata la prima volta con il suo cugino Annibaliano, assassinato nel 337. Visse durante la vedovanza a Roma, nel suo suburbanum sulla via Nomentana dove dedicò una chiesa in onore di S. Agnese, la cui epigrafe dedicatoria ci è tramandata (De Rossi, Inscr. Christ., ii, 44, n. 12). Dopo aver rifiutato la mano dell'usurpatore Magnenzio si sposò con Gallo Cesare e lo seguì ad Antiochia, sua residenza, dove ebbe, secondo le fonti, una cattiva influenza sulle azioni del consorte. Morì durante un viaggio verso la corte di suo fratello Costanzo a Coenon Gallicanon, in Bitinia, nel 354 e fu sepolta nel mausoleo del suo suburbanum (Amm. Marc., xxi, 1, 5). C., il cui nome esatto è Constantina come indiscutibilmente risulta dalla summenzionata epigrafe, è più nota dalla tradizione leggendaria degli Atti di S. Agnese, secondo i quali C. era vergine pia e fu miracolosamente guarita da S. Agnese. Nel Medioevo fu venerata come santa, col nome corrotto Constantia Costanza. (Per la Chiesa di Santa C. v. alla voce roma).
Bibl.: O. Seeck, in Pauly-Wissowa, IV, i, col. 958 s., s. v., n. 13; P. Franchyi de Cavalieri, S. Agnese nella tradizione e nella leggenda, Roma 1899, p. 60 ss.; F. W. Deichmann, in Riv. Arch. Crist., XXII, 1946, p. 213 ss.; R. Perrotti, Recenti ritrovamenti presso S. Costanza, in Palladio, n. s. V, 1956, p. 80 ss.