Figlio (m. 685) di Costante II; associato al trono nel 654, ebbe la reggenza dal 662 al 668 durante la spedizione del padre in Italia, e alla notizia dell'uccisione di questo si diresse in Sicilia dove vinse e mandò a morte l'imperatore Mizizio. A C. spetta il merito di aver respinto i primi formidabili attacchi degli Arabi contro Costantinopoli (669 e 674); nel 677 la loro flotta fu quasi totalmente distrutta nell'Egeo, mentre Rodi e Creta furono riconquistate, e il califfo Mu῾āwiyah si piegò alla pace assoggettandosi a pagare un tributo annuo. C. sconfisse e sottomise anche gli Avari e gli Slavi che avevano nel frattempo invaso la Macedonia. Intraprese quindi, nel 680, una campagna contro i Bulgari che avevano attaccato l'Impero ma non la poté condurre a termine per la malferma salute.