ARMENOPULO, Costantino (Κωνσταντῖνος 'Αρμενόπουλος)
Nato a Costantinopoli circa il 1320, ricevette un'accurata educazione. Apprese il latino dal monaco calabrese Aspasio. In giovane età divenne professore di diritto, poi nomofilace e giudice a Salonicco. Morì circa il 1380. Verso l'anno 1345 compilò un prontuario di leggi (Πρόχειρον ξόμωμ), denominato comunemente esabiblo (‛Εξάβιβλι hexabiblos), perché suddiviso in sei libri, ai quali sono aggiunti quattro titoli diversi e appendici (epimetra), fra cui la donazione di Costantino e le leggi agrarie. È il più completo manuale di diritto civile e penale composto negli ultimi tempi della legislazione bizantina. Ebbe gran successo, come provano i numerosi manoscritti, di cui alcuni ampliati o abbreviati, le varie edizioni e traduzioni in greco volgare e in lingue slave. Nel nuovo regno di Grecia ebbe vigore come codice civile fino alla promulgazione dei nuovi codici.
Quale complemento dell'Esabiblo compose una Epitome canonica ('Επιτομὴ κανόνων) in sei sezioni e 26 titoli: sotto ogni titolo sono citati in fortna sinottica tutti. quei canoni che costituiscono il Pidalion (πηδάλιον "timone") o silloge canonica della chiesa ortodossa.
Edizioni: Constantini Harmenopuli Manuale legum sme Hexabiblos, ed. G.E. Heimbach, Lipsia 1851, Epitome divinorum et sacrorum, in Leonclavio, Ius graecoromanum, I, Francoforte 1576, pp.1-71.
Bibl.: K. E. Zacharia von Lingenthal, Geschichte des griechisch-römischen Rechts, 3ª edizione, Berlino 1893; J. A. Mortreuil, Histoire du droit byzantin, Parigi 1843-46, pp. 49-599; Σ. Σακελλαριάδου, Περὶ τοῦ βιον του Κωστ. 'Α. και του ἔργου αὐτοῦ, Atene 1916.