ACROPOLITA, Costantino (Κοσταντῖνος ὁ 'Ακροπολίτης)
Agiografo bizantino del sec. XIV. Figlio dello storico Giorgio, occupò importanti cariche, fra cui quella di grande logoteta ancora nel 1321, e fu in relazione coi personaggi più eminenti del tempo (Giorgio Ciprio, Manuele Moschopulo). Poco nota è la sua produzione letteraria, che conservasi in gran parte inedita nel codice 40 della biblioteca patriarcale di Gerusalemme e nell'Ambrosiano greco 442, formanti un sol corpo: consta di opuscoli retorici, testamenti, lettere, preghiere e, soprattutto, di prediche e panegirici di santi che gli procurarono il soprannome di Nuovo Metafraste. Nei testi agiografici, dei quali sono editi una decina, la retorica dell'epoca dei Paleologi si mostra in tutta la sua vacua tumidezza. Avversario della lingua volgare, critica acerbamente in una lettera il vivace dialogo umoristico Timarione, d'imitazione lucianea.
Bibl.: K. Krumbacher, Geschichte der byzant. Litteratur, 2ª ed., p. 204 seg. Per i testi agiografici editi v. Bibliotheca hagiographica graeca, 2ª ed., p. 293. E per il carattere della sua retorica v. Krumbacher, Der heilige Georg., in Abhandlungen der bayerischen Akad. der Wissenschaften, Phil. - histor. Kl., XXV, 1911, 3, pp. 227-231.