COSTANTINI, Giuseppe, detto Sciabolone
Celebre capomassa borbonico, nato a Lisciano, comune al confine dell'Ascolano col Teramano, il 15 febbraio 1758. Era un piccolo proprietario, analfabeta, ma generoso e disinteressato. Messosi a capo degl'insorti abruzzesi, si oppose, nel gennaio 1799, all'avanzata dell'esercito francese, che invadeva il regno di Napoli. Nel febbraio successivo fece pace coi Francesi, ma nel maggio tornò a lottare contro di essi, operando tra il territorio di Ascoli e gli Abruzzi e molestando così i difensori delle repubbliche romana e napoletana. Nell'estate dello stesso anno 1799, sciabolone fu col generale Lahoz all'assedio di Ancona e si mantenne fedele a lui anche quando altri capimassa tentennarono. Due anni dopo, i patrioti napoletani che congiuravano contro i Borboni, contarono su di lui, divenuto colonnello, per aiuto nell'esecuzione dei loro piani. Il C. era allora a Tortoreto in non buone condizioni finanziarie, avendo una numerosa famiglia da mantenere. Il Rodio, preside della provincia, si recò a fare indagini sul posto, ma se ne ignorano i risultati, né altro si sa del C. dopo quell'anno (1801), neppure quando e come morisse. Una tradizione, raccolta dal Crivellucci, dice che, avendo preso servizio nell'esercito regolare napoletano, fu per invidia avvelenato.
Bibl.: A. Crivellucci, Una comune delle Marche nel 1798 e 1799, Pisa 1893; B. Croce, La rivoluzione napoletana del 1799, Bari 1926, pp. 408-409.