COSTA-GAVRAS, Costantin
Regista cinematografico greco-francese, nato ad Atene il 13 febbraio 1933 da una famiglia medioborghese di origine russa. Trasferitosi in Francia a diciannove anni, studia letteratura e fa pratica di cinema con R. Clair, R. Clément e M. Ophüls. Fra il 1969 e il 1973 si fa apprezzare con tre film d'azione all'americana, ricchi di effetti e di colpi di scena: Z (Z, l'orgia del potere), L'aveu (La confessione) ed Etat de siège (L'amerikano), rispettivamente ispirati a un omicidio politico nella Grecia avviata al regime militare dei colonnelli, ai processi stalinisti nella Cecoslovacchia del primo dopoguerra, all'intervento del controspionaggio americano contro la guerriglia dei tupamaros in Uruguay.
C.-G. procede sempre da minuziose, incontrovertibili documentazioni sugli avvenimenti che intende illustrare. Girati in ambienti che simulano bene i luoghi dove si sono svolti i fatti, interpretati da attori di riconosciuta duttilità (Y. Montand, I. Papas, J. L. Trintignant, S. Signoret, ecc.), impaginati secondo un piglio incalzante, i tre film − pur salutati con simpatia più che con convizione dalla critica − incontrano il caldo consenso dei giovani spettatori impegnati nelle lotte studentesche. Sono stimati esempi di un cinema generosamente democratico, critico del sistema ma non antisistema; di una tendenza che, per assicurarsi una larga audience, rinuncia a qualunque elaborazione formale del discorso politico.
Nonostante l'esaurirsi del movimento della contestazione, negli anni Ottanta C.-G. conserva l'impegno politico. Nel 1982 con Missing (Palma d'oro al festival di Cannes) affronta con stringata efficacia la questione della sparizione degli oppositori al regime nel Chile di Pinochet. L'anno successivo, in Hanna K., studia le conseguenze che il conflitto fra arabi e israeliani ha nella sfera degli affetti. In Betrayed (Betrayed - Tradita, 1988), il cui spunto è la denuncia del razzismo della provincia americana, il motivo sentimentale, inizialmente marginale in C.-G., si infittisce e predomina, poggiando sul telaio di un thriller di vistosa coloritura.
Bibl.: R. Prédal, C. Costa-Gavras, Parigi 1985.