Scrittore romeno (Trifeşti, Iaşi, 1808 - Iaşi 1868). Ricoprì varie cariche politiche, specie in campo finanziario, conobbe il confino e l'esilio. Diresse, con Alecsandri e Kogălniceanu, il Teatro Nazionale di Iaşi al quale fornì una quindicina di drammi e commedie. Nella sua opera, raccolta nei quattro volumi intitolati Păcatele tinereţelor ("I peccati di gioventù", 1857), spiccano il poema storico Aprodal Purice (1837), le novelle romantiche Zoe (1837), e O alergare de cai ("Una corsa di cavalli", 1840), la novella storica Alexandru Lăpuşneanu (1840), capolavoro classico della prosa d'arte romena, le 30 lettere immaginarie di Negru pe Alb ("Nero su Bianco"), che diedero inizio a un genere letterario nuovo basato sull'aneddoto, sul ritratto bonario, sul ricordo sentimentale.