Costa Rica
Geografia umana ed economica
di Anna Bordoni
Stato dell'America Centrale istmica. Nel periodo 2000-2005 il tasso di accrescimento medio annuo della popolazione, che al censimento del 2000 era di 3.810.179 ab., è risultato abbastanza sostenuto (1,9%), anche se con una tendenza alla contrazione, come mostravano i coefficienti di natalità e mortalità scesi rispettivamente al 18,3‰ e al 4,3‰ nel 2006. Sotto il profilo della distribuzione demografica si era ancor più accentuata l'opposizione tra il centro del Paese, la Meseta o Valle Central, e le periferie poco densamente abitate delle montagne e dei due versanti marittimi. Il cuore della Meseta era occupato da una vera e propria regione urbana, avente come nucleo la capitale San José (336.860 ab. nel 2004, 1.085.000 ab. l'agglomerato urbano), sede di un'intensa vita culturale (due grandi università) e di numerose organizzazioni internazionali. A differenza dei Paesi vicini, la C. R. durante il 20° sec. non ha mai conosciuto conflitti interni e ciò ha consentito al governo di destinare buona parte delle sue risorse all'educazione, alla sanità e alla protezione dell'ambiente, spese comunque inferiori rispetto alle necessità effettive e pesantemente condizionate dai tagli imposti dalle esigenze di bilancio. Nel 2003 il Paese ha registrato un aumento del PIL del 5,6%, il tasso di crescita più elevato tra gli Stati centroamericani e uno dei migliori dell'America Latina. Questo risultato è dovuto soprattutto all'aumento delle esportazioni nel settore agricolo e industriale, che ha compensato l'atonia delle attività rivolte al mercato interno, condizionato dalla stagnazione del potere d'acquisto. Infatti, la crescita dell'occupazione (+3,4% nel 2003) non ha ridotto la disoccupazione e gli adeguamenti dei salari hanno compensato appena l'aumento dei prezzi. L'economia tradizionale continuava a basarsi su tipici prodotti tropicali (banane, cacao, caffè), destinati all'esportazione, affiancati nel corso degli anni, per attuare una certa diversificazione, da altri prodotti quali fiori, ananas, mango, limoni. Gli incentivi fiscali e la creazione di alcune zone franche (maquilas) hanno attirato imprese straniere del settore informatico e dell'alta tecnologia (fabbriche di componenti elettronici). In particolare nel 1998 un'impresa statunitense ha installato due fabbriche per la costruzione di microprocessori nei pressi della capitale, con un totale di 1900 addetti. La C. R. ha registrato anche un consistente sviluppo del turismo, grazie a una politica di promozione condotta sia dal governo che dal settore privato, collocandosi tra le mete più interessanti della zona tropicale.
Storia
di Paola Salvatori
Agli inizi del 21° sec. il Paese continuò, come molti altri Stati sudamericani, a essere pesantemente condizionato dal forte indebitamento interno ed estero e dalle misure di austerità che questo imponeva, in contrasto con i bisogni reali della popolazione, gran parte della quale viveva ancora in condizioni di estrema povertà. Diviso tra la necessità di ridurre il debito pubblico e quella di non creare ulteriori tensioni sociali, il governo del presidente M.A. Rodríguez Echeverría, leader del conservatore Partido Unidad Social Cristiana (PUSC) ed eletto nel 1998, continuò nel corso dei primi anni del 21° sec. a barcamenarsi tra riforme e concessioni, nella ricerca di un difficile equilibrio che fosse in grado di ridare stabilità al Paese. Vennero varate nuove misure fiscali ma il tentativo di attuare un riassetto del pubblico impiego e di privatizzare il settore energetico e delle telecomunicazioni provocò una massiccia mobilitazione popolare che costrinse il governo a fare marcia indietro. Le elezioni presidenziali, svoltesi nel febbraio 2002, segnarono la vittoria del candidato del partito di governo, A. Pacheco, ma evidenziarono anche la crescente sfiducia dell'elettorato nella tradizionale classe politica rappresentata dal PUSC e dal suo tradizionale oppositore, il Partido de Liberación Nacional (PLN), dimostratisi entrambi non più in grado di monopolizzare la maggioranza dei consensi. Sia nelle elezioni presidenziali che nelle elezioni legislative, svoltesi sempre in febbraio, ottenne infatti un'inaspettata affermazione il neo formato Partido de Acción Ciudadana (PAC) che aveva condotto una campagna dai forti toni populisti. Il nuovo presidente Pacheco, entrato in carica nel maggio 2002, pose tra le priorità della sua amministrazione l'introduzione di riforme fiscali e finanziarie volte a ridurre il deficit ma tornò a scontrarsi con l'opposizione dei sindacati contrari ai tagli di spesa. Nel corso del 2003 vennero effettuati imponenti scioperi nel settore del pubblico impiego che costrinsero il governo a rivedere i progettati tagli al bilancio e provocarono al suo interno forti malumori e continue verifiche. La credibilità dell'esecutivo venne scossa anche da numerosi scandali che lambirono nel corso del 2004 anche il presidente della Repubblica, accusato di aver accettato finanziamenti illeciti per la campagna elettorale; nel gennaio 2005 Pacheco si disse pronto a rinunciare all'immunità per permettere ai giudici di indagare sul suo conto.
In politica estera la C. R. cercò di migliorare le relazioni con i Paesi vicini con i quali vennero stipulati numerosi accordi commerciali. Rimasero strette anche le relazioni con gli Stati Uniti e tra i due Stati continuò la collaborazione nella lotta al traffico di stupefacenti; resistenze incontrò invece la prospettata adesione all'area di libero mercato tra i Paesi centroamericani, promossa dal governo di Washington, osteggiata dai produttori interni contrari all'abbattimento delle tariffe doganali.