cospirologo
cospirazionista s. m. e f. e agg. Relativo a una cospirazione, a un complotto.
• È prevedibile che il panico da crollo in Borsa risvegli l’eterno mito cospirazionista che, come ricorda lo storico Francesco Cassata, dominò l’inizio del Novecento: «Trecento uomini che si conoscono l’un l’altro, reggono i destini economici del mondo e designano i loro successori nel loro stesso entourage» (ne «La Difesa della razza», Einaudi). (Gad Lerner, Repubblica, 8 ottobre 2008, p. 1, Prima pagina) • le teorie sulla costruzione a tavolino dell’allunaggio sono l’inizio della grande retorica cospirazionista, diventata un genere giornalistico-letterario-cinematografico di enorme successo e di facilissima produzione: si fa leva sul sospetto che dietro ci sia qualcosa di losco, che ci sia sempre un interesse superiore, che esista un gruppo di potenti che gestisce i destini di tutti noi mistificando ogni verità. (Giuseppe De Bellis, Giornale, 20 giugno 2015, p. 1, Prima pagina) • Il titolo di «Libero» fornisce legna al falò cospirazionista dei Cinque Stelle, alla teoria dei media cattivi che senza alcuna distinzione ce l’hanno con loro. Invece le responsabilità sono sempre individuali, e forse qualche distinzione andrebbe fatta. (Marco Imarisio, Corriere della sera, 11 febbraio 2017, p. 1, Prima pagina).
- Derivato dal s. f. cospirazione con l’aggiunta del suffisso -ista.
- Già attestato nell’Unità del 7 marzo 1997, L’Unità 2, p. 4 (Bruno Bongiovanni).
> complottarolo.