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BOTTEGARI, Cosimo

di Gianluigi Dardo - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 13 (1971)
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BOTTEGARI, Cosimo

Gianluigi Dardo

Nacque a Firenze il 27 sett. 1554. Soggiornò, almeno dal 1573 al 1575, alla corte di Baviera, dove fra l'altro fu in relazioni con Orlando di Lasso: qui, il 21 sett. 1573, veniva nominato "gentiluomo di camera" (Kammerherr) dal duca Alberto V, al quale due anni dopo dedicava Il secondo libro de madrigali a cinque voci de floridi virtuosi del serenissimo ducca (sic) di Baviera con uno à dieci (Venezia, erede di G. Scotto, 1575), raccolta comprendente composizioni di diversi autori, fra i quali il citato Lasso, F. Mosto, F. e G. Guami, G. Gabrieli e lo stesso compilatore (Ben fate torto a Giove che sì bella vi fece e L'altr'hier amor di duo braccia compose). Di un Primo libro uscito sempre nel 1575 a cura del B. con lo stesso titolo, come vorrebbero il Fétis e lo Schmidl, non si ha traccia; esso risulta tuttavia identificabile con una antologia - peraltro estranea al B. - curata da M. Troiano e comprendente autori attivi alla corte bavarese, che apparve a Venezia con i tipi di G. Scotto nel 1569.

Tornato in seguito nella città natale, sicuramente dopo la morte del duca (1579), il B. entrò al servizio del granduca Francesco I, quindi di Ferdinando I di Toscana, dedicandosi anche agli affari e a certe "inventioni" non bene specificate. Fra l'altro, nei primi mesi del 1593 aveva uno scambio di lettere col segretario Lorenzo Usimbardi per uno spaccio di parati e drapperie in Transilvania, tre anni dopo era a Monaco per commercio di "biadi", il 18 febbr. 1600 stipulava in Firenze il "Contratto della Compagnia pel negotio del porto di Genova" e nel 1609 era a Bologna "per incaminar alcune... Inventioni per benefizio d'ogn'uno". Notevole è anche, per la storia geologico-mineralogica della provincia di Reggio Emilia, una sua dettagliata relazione su un sopralluogo a villa Minozzo e al Molino della Salsa, per utilizzare quella fonte d'acqua salata a scopo commerciale.

Nobilitato e gratificato di doni vari dai suoi protettori, il B. ebbe in moglie Fiammetta de' Salvetti, che gli diede due figlie, Chiara e Anna Maria. Morì a Firenze il 31 marzo 1620. Un suo ritratto "in brutta antica stampa" si dovrebbe trovare, stando al Valdrighi, a Bologna.

Nel campo musicale, oltre che per la sua attività di cantore e liutista, il B. merita attenzione per un'altra raccolta da lui compilata a uso personale, assai importante, conservata in manoscritto autografo alla Biblioteca Estense di Modena: Arie e Canzoni in musica di C. B.;nel frontespizio figura la data "4 novembre 1574", mentre nell'ultima pagina c'è un riferimento all'anno 1600 (per alcuni, l'ultima annotazione risalirebbe al 1602 c.). Si tratta di cinque pezzi per liuto solo (due fantasie, una romanesca e due balli) e di altri centoventisette brani - tra riduzioni di pezzi polifonici e composizioni originali - per voce e liuto (madrigali, arie, canzonette, arie senza parole, villanelle, napolitane, laudi, mottetti, ecc., a volte con dedica a membri della corte fiorentina). Come compositori, vi sono menzionati una quindicina di nomi (ma molte pagine sono anonime e di difficile attribuzione): fra gli altri, il Lasso, Ippolito Tromboncino, G. Caccini, C. de Rore, A. Striggio, F. Dentice, Palestrina e lo stesso B. (con una quarantina di pezzi). La raccolta, che comprende diversi unica, riflette i gusti musicali cortigiani dell'epoca e offre primizie nel campo della monodia accompagnata, benché il suo contenuto spesso non sia di alto valore artistico.

Fonti eBibl.: Il libro di canto e liuto di C. B. fiorentino, a cura di L. F. Valdrighi, Firenze 1891 (rist. in facs., Bologna 1967); E. Vogel, Bibliothek der gedruckten weltlichen Vokalmusik Italiens,aus den Jahren 1500-1700, II, Berlin 1892, pp. 422 s.; C. MacClintock, A Court Musician's Songbook: Modena MS C 311, in Journal of the American Musicological Society, IX (1956), pp. 177-192; W. Boetticher, Orlando di Lasso und seine Zeit. 1532-1594, I (Monographie), Kassel u. Basel 1958, passim (ad Indicem), ma specialmente pp. 404, 431 s., 439, 827 s.; Id., Aus Orlando di Lassos Wirkungskreis, Kassel u. Basel 1963, pp. 33, 86 s.; C. MacClintock, The Bottegari Lutebook, Wellesley, Mass., 1965; Répertoire international des sources musicales. Recueils imprimés,XVIe-XVIIe siècles, I, München-Duisburg 1960, pp. 274, 297; F. J. Fétis, Biographie univ. des musiciens, II, Paris 1861, p. 36; R. Eitner, Quellen-Lexikon der Musiker, II, pp. 148 s.; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, pp. 231 s., Supplemento, p. 119; La Musica. Encicl. storica,Diz., I, Torino 1968, p. 266.

Vedi anche
polifonia Tipo di scrittura musicale che prevede l’insieme simultaneo di più voci (umane e/o strumentali) su diverse altezze sonore, che procedono in direzioni parallele o opposte per intonare inni, preghiere, canzoni, ma anche per suonare concerti e sinfonie. In senso lato la polifonia può indicare qualsiasi ... madrigale Componimento poetico di origine italiana, basato sul modello metrico della ballata e dello strambotto, connesso in origine al canto a più voci, d’argomento prevalentemente amoroso a sfondo idillico, soprattutto pastorale. ● Tra i più antichi madrigale sono da ricordare quelli petrarcheschi. In origine ... liuto Strumento a corde pizzicate, introdotto nel 9° sec. dagli Arabi in Spagna e di qui diffuso in tutta Europa. È composto da un corpo convesso, nel cui centro si apre il foro di risonanza, e da un manico allungato. Con numero di corde e tipo di accordatura variabili, fu considerato a lungo lo strumento ... letteratura In origine, l'arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi in genere cultura, dottrina. Oggi s'intende comunemente per letteratura l'insieme delle opere affidate alla scrittura, che si propongano fini estetici, o, pur non proponendoseli, li raggiungano ...
Categorie
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Vocabolario
còṡimo²
cosimo2 còṡimo2 s. m. [dal nome di Cosimo I de’ Medici (1519-1574)]. – In numismatica, grosso d’argento fatto coniare a Firenze da Cosimo I, del valore di 13 soldi e 4 denari.
còṡimo¹
cosimo1 còṡimo1 agg. [prob. dalla festa di s. Cosma (o Cosimo), 26 settembre]. – In agricoltura, pero c., specie di pero con grossi frutti (detti, a loro volta, pere cosime) che maturano verso la fine di settembre.
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