cosificatore
agg. Che riduce a cosa, a semplice oggetto.
• Una linea editoriale così ci porta a essere un giornale mai aggressivo, ma stimolante e spesso, scomodamente e quasi inevitabilmente, «fuori dal coro». Ma soprattutto questa fedeltà a valori vivi e contagiosi, si condensa in un duplice «servizio all’unità». Unità nella Chiesa attorno al successore di Pietro, sempre, e oggi con speciale convinzione e gioia nel cammino su cui ci guida papa Francesco. Unità nella città dell’uomo e della donna, attorno a una visione antropologica positiva e mai manipolatoria o cosificatrice della persona e della sua vera dignità. (Marco Tarquinio, Avvenire, 2 gennaio 2018, p. 1, Prima pagina).
- Derivato dal v. tr. cosificare con l’aggiunta del suffisso -(t)ore.