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COSEGÜINA

di Riccardo Riccardi - Enciclopedia Italiana (1931)
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COSEGÜINA (A. T., 153-154)

Riccardo Riccardi

Vulcano dell'America Centrale (serie del Nicaragua), che domioa da SE. l'ampia baia di Fonseca. È un cono isolato, alto 1158 m., celebre per la terribile eruzione del 1835, la prima di cui si abbiano notizie sicure. Essa ebbe inizio il 20 gennaio, con una pioggia di ceneri che in poche ore divenne violentissima, giungendo verso sera fino a Tegucigalpa, Nueva Segovia e S. Salvador. L'eruzione era accompagnata da leggiere scosse di terremoto, boati, scariche elettriche e tuoni spaventosi. Il 21 le ceneri giunsero a Guatemala, ma poi, per il cambiamento di vento, si diressero verso SE. Il 23, alla 1 di notte, la violenza dell'eruzione toccò il massimo: si ebbe una forte scossa di terremoto, accompagnata da detonazioni formidabili, che furono udite perfino a Mérida (Yucatán), alla Giamaica e a Bogotá (Colombia); immense masse di ceneri furono rovesciate dal vulcano sulle regioni circostanti. Dopo questo parossismo, l'attività del Cosegüina andò rapidamente scemando, e il 27 gennaio era già cessata la pioggia di ceneri. La quantità di queste, emessa dal vulcano, fu enorme; una stima, che del resto è molto incerta, la fa ascendere a 50 kmc.

Dopo l'eruzione del 1835 il Cosegüina si è mantenuto tranquillo, e la foresta ha già ricoperto i suoi fianchi quasi interamente. Il cratere, secondo K. von Seebach, ha un diametro di 3,7 km.

Bibl.: K. von Seebach, Éber Vulkane Zentralamerikas, Gottinga 1892; K. Sapper, Los volcanes de la América Central, Halle (Saale) 1925.

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