coscia
Il segmento dell’arto inferiore situato tra l’anca e il ginocchio.
Lo scheletro della c. è costituito dal femore, che è rivestito da parti molli, costituite fondamentalmente da muscoli, vasi, nervi, ecc. La massa muscolare è avvolta da una robusta lamina fibrosa, disposta a guisa di manicotto (fascia lata), dalla quale si dipartono due setti che suddividono i muscoli in tre gruppi: un gruppo anteriore, composto dal sartorio e dal quadricipite, uno posteriore (bicipite, semitendineo e semimembranoso), in seno al quale decorre il nervo grande sciatico, e infine uno mediale, formato dai muscoli pettineo, otturatore esterno, e dai quattro adduttori: lungo, breve, grande e minimo. Questi ultimi, unitamente al muscolo sartorio e a un capo del quadricipite (vasto mediale), delimitano, nella parte antero-mediale della c., uno spazio allungato (canale di Hunter) nel cui interno decorrono il nervo femorale e i principali vasi della c.: l’arteria e la vena femorale. In quest’ultima, verso la piega inguinale, sbocca, curvandosi ad arco, la vena grande safena, dopo aver decorso superficialmente lungo il margine interno dell’arto.
La coscia raramente è sede di malformazioni congenite (focomelia); più di frequente invece è colpita da malattie acquisite. Queste possono essere manifestazioni locali di affezioni sistemiche (rachitide, osteomalacia, osteopetrosi, malattia di Paget delle ossa), oppure secondarie a lesioni di altri apparati (paralisi della muscolatura per lesioni del midollo spinale), o proprie dei tessuti e degli organi che costituiscono la coscia. Tra queste ultime prevalgono per importanza le fratture del femore, i tumori (sarcomi), gli aneurismi.