CORTINA d'Ampezzo (A. T., 24-25-26)
Celebre stazione climatica della Venezia, a 1220 m. s. m., nel cuore delle Dolomiti, abitata da circa 800 persone ivi aventi stabile residenza (nel comune, vasto kmq. 254,57, ab. 3440). L'alto Boite, ingrossato da affluenti laterali, presso Podestagno, con direzione generale da settentrione, entra in una valle allargata a guisa di conca che 15 km. più a mezzodì è separata dall'Oltrechiusa per mezzo del restringimento formato dai contrafforti del Beccolungo e della Croda Marcora: è questo l'Ampezzo, valle amenissima che fu il bacino terminale di un ghiacciaio quaternario e durante il Medioevo costituì una comunità di pastori e boscaioli ladini, centuria cadorina (v. cadore). La conca è cinta da imponenti gruppi montuosi delle Dolomiti. Le dolomie geologicamente più recenti prevalgono: da esse dipendono le forme delle alte montagne, assai varie nei loro aspetti singoli. Invece, agli strati di S. Cassiano, che sottostanno alle dolomie, si devono i pendii erbosi dolcemente degradanti verso il fondo della valle, per i quali l'allevamento degli erbivori è una delle forme economiche prevalenti. Le abitazioni che non trovano posto sul fondo della valle si raccolgono in borgatelle (ville) sui pendii soleggiati. Varietà di aspetti in ogni direzione, contrasti di forme e di colori tra le parti accessibili e quelle inaccessibili alle opere umane; nel centro della conca, dove la strada d'Alemagna, che risale la valle del Boite e conduce in Pusteria, s'incontra con quelle che scendono dagli opposti passi di Falzarego e delle Tre Croci, sorge la borgata principale, Cortina, che nel sec. XIX si andò ampliando e trasformando in un'elegante città d'alberghi, frequentatissimi specialmente d'estate e nel cuore dell'inverno. Cortina si distingue per alcune piccole industrie tradizionali assai pregiate, quali i lavori in filigrana e in ferro battuto, i mobili e altri oggetti di legno intarsiato. (V. tavv. CXVII e CXVIII).
Bibl.: G. Ciani, Storia del popolo Cadorino, I, Padova 1851; II, Ceneda 1855; F. Schulz, Geomorphologische Studien in der Ampezzaner Dolomiten, Bamberga 1905; G. Venturoli, Cortina d'Ampezzo nei primi dieci anni di regime italiano, Bologna 1930.