CORTE-REAL
. Famiglia di navigatori portoghesi - o meglio azorensi - dei quali i due membri più noti sono i fratelli Gaspare e Michele. Dopo il trattato di Tordesillas (1494) il Portogallo incoraggiò alcuni tentativi di riconoscere la parte dell'Atlantico settentrionale che rientrava nella sua sfera di influenza e di accertare se in essa esistessero lembi di terra al cui possesso avesse diritto, secondo il trattato. Lettere patenti a tale scopo furono da prima concesse dal re di Portogallo a un proprietario di terreni e navigatore di Terceira, João Fernandez, ma dei suoi viaggi non si sa quasi nulla. Le mire del Portogallo acquistarono maggior consistenza quando giunsero le prime notizie delle scoperte fatte da Giovanni Caboto (1497-98). Il re di Portogallo, Manuele, concedeva in data 12 maggio 1500 lettere patenti a Gaspare C., un nobile che aveva grandi proprietà nell'Isola di Terceira, per riconoscere le terre dell'Atlantico settentrionale poste nella zona portoghese e prenderne eventualmente possesso. Il C. partì da Lisbona nel giugno 1500 e raggiunse probabilmente la costa orientale della Groenlandia; impedito ben presto dai ghiacci di procedere al nord, retrocesse fino al Capo Farvel e riconobbe un tratto della costa occidentale, poi fece ritorno a Lisbona. L'anno successivo ritornava negli stessi paraggi con tre navi, forse col proposito di ricercare un passaggio verso l'Asia, o più esattamente verso il Catai. Raggiunta ancora la Groenlandia, volse ad ovest, traversò il braccio detto oggi Canale di Davis, raggiunse le coste del Labrador e di qui passò alla Penisola di Avalon (Terranova). Catturati 60 indigeni come schiavi, in settembre distaccò due navi che con questa preda si avviarono in Portogallo e vi giunsero senza incidenti in ottobre. Con la terza nave C. proseguì le sue esplorazioni, ma nessuno udì più parlare di lui: la nave dovette perdersi con quanti vi erano senza lasciare tracce. Nel gennaio 1502, Michele C. ottenne ancora lettere patenti per andare alla ricerca del fratello che forse aveva accompagnato nella precedente spedizione, tornando con le navi superstiti; egli partì con tre navi il 10 maggio e raggiunse direttamente Terranova alla fine di giugno: quivi distaccò le navi in separate esplorazioni, con l'intesa di riunirsi il 10 agosto. Due navi ricomparvero, all'epoca stabilita, ma la terza, che aveva a bordo Michele andò perduta; i due fratelli subirono dunque, per fatale coincidenza, la medesima sorte. Tornate le altre due navi in Portogallo, una nuova spedizione fu inviata nel 1503 alla ricerca dei navigatori scomparsi; essa si indugiò sulle coste di Terranuva, ma non trovò traccia dei perduti.
In seguito il Portogallo non rinnovò più i suoi tentativi in questa parte dell'Atlantico, per quanto Terranova continuasse a figurare ancora spesso nelle carte come inclusa nella zona di pertinenza portoghese.
A questa famiglia appartenne anche il poeta Jerónimo (XI, p 549)
Bibl.: H. Harrisse, Les Corte-Real et leurs Voyages au Nouveau Monde, Parigi 1883; H. Biggar, The Voyages of the Cabots and of the Corte Reals, Londra 1903; id., Precursors of Jacques Carlier, ivi 1911; I. Weinfurtner, Entdeckung und Erforschung der Insel Neufundland, Norimberga 1910.