CORSO
. Con tale voce viene designato il prezzo corrente di determinati titoli (cioè azioni, obbligazioni, cartelle di rendita), praticato nei luoghi dove tali titoli formano oggetto di scambio frequente, come nelle borse di commercio. Esso viene indicato in particolari prospetti chiamati listini di borsa, si riferisce all'unità dei titoli e sta in contrapposizione al loro valore nominale, cioè alla somma che, per ciascun titolo, il debitore o la società emittente si sono impegnati di rimborsare, ond'è che il corso vien detto sotto la pari, alla pari, sopra alla pari, a seconda che è inferiore, uguale o superiore al valore nominale.
I corsi si riferiscono generalmente a titoli per i quali il sottoscrittore ha interamente versato il prezzo d'emissione o, come si dice, a titoli interamente liberati. In caso contrario la somma che resta ancora da versare per ogni titolo va detratta dal corso di borsa.
Inoltre esso può comprendere gl'interessi o dividendi maturati sul titolo fino al giorno a cui tale corso si riferisce, oppure non li comprende e indica il prezzo del solo capitale del titolo. Nel primo caso il corso viene detto tel quel, nel secondo secco. Così, ad es., quando si dice che il corso tel quel della tale rendita di stato 3,50% è, al 31 ottobre, di L. 72, si intende dire che, con tale somma, si comprano L. 100 nominali di rendita al 3,50% più gl'interessi già maturati su tale titolo, dal 10 luglio al 31 ottobre. Per il corso dei cambî v. cambio.
Per il corso forzoso, v. moneta; biglietto di banca; obbligazioni.