correnti-limite occidentali
Correnti che fluiscono lungo il bordo occidentale degli oceani, particolarmente intense, veloci, profonde e relativamente strette. La circolazione nei giri (gyre) subtropicali dell’oceano superficiale sia settentrionale sia meridionale è determinata dai venti sovrastanti che girano in senso anticiclonico intorno alle regioni subtropicali di alta pressione. I giri oceanici non sono simmetrici, ma i loro centri sono spostati verso il lato occidentale. Come risultato, si producono le correnti-limite occidentali. Per contrasto, le correnti che fluiscono lungo il lato orientale degli oceani subtropicali sono diffuse, lente, larghe e si spingono solo a bassa profondità. La spiegazione di questa intensificazione dei giri subtropicali lungo il bordo occidentale, che porta alle correnti limite occidentali, risiede nella conservazione della quantità di moto, o, come usuale in oceanografia, nella conservazione della vorticità, ossia la conservazione della tendenza a ruotare della colonna d’acqua. La vorticità viene imposta ai giri di circolazione subtropicali dalla rotazione del sistema di venti in superficie, che sono simmetrici rispetto al centro del bacino oceanico. L’asimmetria che porta alle correnti-limite occidentali è dovuta alla variazione della forza di Coriolis con la latitudine. La forza di Coriolis è una forza apparente di moto relativo in sistemi ruotanti, quindi prodotta dalla rotazione terrestre, e aumenta coll’aumentare della latitudine procedendo dall’equatore ai poli. Nell’Atlantico settentrionale la corrente-limite occidentale è la Corrente del Golfo. La sua controparte nel Pacifico settentrionale è la corrente di Kuroshio. Entrambe queste correnti sono tipicamente veloci, con sezioni di ca. 100 km, e velocità in superficie che superano i 2 m/s. Nell’Atlantico meridionale la corrente-limite occidentale è la corrente del Brasile e nel Pacifico la corrente orientale australiana. Nell’Oceano Indiano meridionale la corrente-limite occidentale è l’intensa e veloce corrente Aghulas. Nell’Oceano Indiano settentrionale la corrente-limite occidentale è la corrente di Somalia, che cambia direzione stagionalmente a causa della circolazione di vento monsonica.