CORRÊA GARÇÃO, Pedro António
Poeta portoghese, nato nel 1724, morto nel 1772. Fu uno dei fondatori dell'Arcadia Lusitana, ove assunse il nome di Corydon: tradusse e rielaborò la poesia di Orazio, rifacendone i metri e diffondendone il gusto con rinnovata adesione. A questa abilità tecnica e a questa cultura classica aggiunse un sano senso critico, che lo rese autorevole presso i contemporanei. Le sue idee sul teatro, acute e assennate, trovano rispondenza nelle due commedie, Theatro novo, ove discetta più che rappresentare, e Assemblæa ou Partida, satira della società del tempo, che lo rese famoso per un tratto lirico, la Cantata de Dido, di melodiosa tessitura. Il mistero del suo arresto per ordine del marchese di Pombal (1771) e la successiva morte in prigione circondarono la sua poesia di un alone di leggenda.
Bibl.: Obras poéticas, edite nel 1778, in 2 voll.; Obras poéticas e oratorias, ed. J.A. de Azevedo Castro, Roma 1888. Cfr. L.A. Rebello da Silva, A Arcádia Portugueza, in Annães das sciencias e letras, I, Lisbona 1857, pp. 57-216; M. Menéndez y Pelayo, Horacio en España, Madrid 1885, II, pp. 324-30; T. Braga, A Arcádia Lusitana, Lisbona 1899, pp. 111-196, e Hist. da litt. port., IV: Os Arcades, 1918, pp. 182-224.