CORPUS EVANGELICORUM
. Così fu chiamato il complesso degli stati tedeschi protestanti, costituitisi a difesa degl'interessi religiosi degli stati stessi rappresentati nella Dieta imperiale dopo la pace di Vestfalia. Veramente se ne trovano tracce anche prima; nel senso che qualche volta, a riprese irregolari, si riunivano a parte gli stati tedeschi protestanti rappresentati nella Dieta. Ne assumeva in genere la presidenza l'elettore di Sassonia, o quello del Palatinato; nel 1633 vi compare a capo anche il cancelliere svedese Oxenstjerna. L'esistenza stabile e legale di questa unione data dal 22 luglio 1653: e vi troviamo di nuovo a capo il principe elettore di Sassonia. Il corpus è durato legalmente sino al 1801. Esso aveva il diritto d'indire riunioni, prendere deliberazioni concernenti la protezione dei diritti garantiti dalla pace di Vestfalia, e di sottomettere i proprî desiderî all'imperatore. Dal 1770 fu praticamente diviso in due sezioni: l'una che trattava effettivamente le questioni di carattere religioso; l'altra, amministrativa, che si occupava della parte finanziaria. Questo corpus non costituiva altro che la parte protestante della Dieta di fronte alla parte cattolica, il corpus catholicorum (v.). Ove si trattava di punti interessanti i due corpi, era prevista una loro unione plenaria, ma a parità di diritti e al solo scopo di raggiungere eventualmente accordi amichevoli.
Bibl.: Frantz, Das kath. Direktorium des C.E., Marburgo 1880.