corporate tax
loc. s.le f. Imposta sulle società.
• «La maggior parte dei governi usa gli incentivi fiscali per attrarre investimenti, e naturalmente le aziende rispondono a questi incentivi ‒ ha detto un portavoce del gigante di Internet ‒. È una delle ragioni per cui Google ha stabilito la propria sede europea in Irlanda. Se ai politici non piacciono queste leggi, loro hanno il potere di cambiarle». Aggiunta conclusiva: «La nostra corporate tax rate complessiva nel 2012 è stata del 20 per cento circa». (Unità, 21 luglio 2013, p. 8, Economia) • Della vecchia Dublino di Joyce è rimasto solo un pub frequentato dall’autore dell’«Ulisse»: sotto l’insegna c’è una sua citazione, «nel particolare è contenuto l’universale». Andrebbe bene come motto per la rivoluzione digitale, e infatti poco distante ci sono gli uffici di Google, Apple, Amazon, Yahoo: i big di internet che hanno scelto l’Irlanda come quartier generale nel vecchio continente, in tutto più di mille aziende dell’hightech attirate dalla «corporate tax», l’imposta sulle società, più bassa d’Europa. (Enrico Franceschini, Repubblica, 27 marzo 2015, p. 38, R2 Mondo) • Washington, che contesta la decisione di Bruxelles di considerare inaccettabile lo 0,005 per cento sugli utili, chiede il 35% con la cosiddetta corporate tax, motivo per cui Apple tiene 180 miliardi fuori dagli Usa (stime Citizens for tax Justice). (Massimo Sideri, Corriere della sera, 2 settembre 2016, p. 28, Analisi & commenti).
- Espressione inglese composta dall’agg. corporate ‘aziendale’ e dal s. tax ‘imposta’.
- Già attestato nell’Unità del 7 marzo 1998, p. 2, L’Azienda Italia.